Domestici scrittori

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Il buono del sapere

Un primo passo nella casa di Firenze, in piazza d’Azeglio 25, e poi una visita ai domestici Marietta Sabatini, la governante, e Francesco Ruffilli, il cuoco, la loro corrispondenza fitta con il padrone, Pellegrino Artusi, vacanze e viaggi, nonché esemplari de La scienza in cucina inviati dietro richiesta scritta di italiani curiosi. I Domestici scrittori di Monica Alba e Giovanna Frosini invitano non solo ad una visita, a leggersi lettere con dettagli ed eventi di una biografia, ma a guardare la cucina stessa italiana con l’aiuto, con la voce, di quel personale che non mancava nelle case dei ricchi borghesi. “Ho già fatto – scriveva il 12 agosto 1906, Francesco ad Artusi – la conserva di pomodori che sono una trentina di bottiglie e mi pare che sia riuscita buona.” Lettere pubblicate con tutti i documenti necessari a chiarirne i dettagli ed un commento linguistico che permette di misurare la cultura di entrambi, Francesco e Marietta, cui si aggiunge Itala nipote di quest’ultima, anch’essa ospite. Quindi le lettere indirizzate loro da diversi corrispondenti amici o collaboratori del padrone. A poco a poco comincerete a vivere con un signore di nome Pellegrino, che, a tarda età, ha una vita regolata, parte in vacanza d’estate, vende personalmente copie del suo libro, è costantemente assistito ed indipendente nel gusto e nel giudizio.

L’epistolario da cui è stata estratta questa chicca, va ben oltre le faccende di casa e i problemi contingenti di un certo signore, e negli ultimi anni dell’ottocento e nel primo decennio del novecento, comprende ben più di 1800 lettere indirizzate ad Artusi da parenti, collaboratori, conoscenti, potenziali lettori e semplici curiosi, desiderosi di ricever copia del ricettario. Casa Artusi ne è depositaria e custode e lo renderà consultabile nel proprio sito. Giovanna Frosini e Monica Alba hanno chiarito il metodo per interpretare queste lettere, pubblicandole con il rigore scientifico di cui necessitano, un rigore che permette di entrare nell’intimità di un vecchio signore, appassionato nel comunicare la propria cucina di casa con tutti gli aneddoti che la sua cultura e la sua fantasia gli dettano.

Alberto Capatti, Direttore scientifico di Casa Artusi