2019 - Maurizio Camilletti, Rosella Reali e Carlo Cambi

Maurizio Camilletti e Rosella Reali

Per l’arte delle teglie a Montetiffi: una tradizione conosciuta in tutto il mondo.

Dici Montetiffi a Sogliano al Rubicone e subito il pensiero corre alle teglie. Un prodotto dalla lunga storia, la cui tradizione oggi è tenuta in vita da due coniugi: Maurizio Camilletti e Rossella Reali. Ultimi superstiti di una manualità con secoli di storia alle spalle, a loro la Festa Artusiana assegna uno dei prestigiosi Premi Marietta ad Honorem, riconoscimento attribuito a personalità che, con modalità differenti, contribuiscono alla diffusione della conoscenza della cultura del mangiar bene, della tavola come momento conviviale, punto di incontro del “buono e del bello”.
Come nel caso, appunto, di Camilletti a cui il Marietta ad Honorem viene consegnato “per avere saputo mantenere, assieme alla moglie Rosella, un lavoro artigianale di grande tradizione nella nostra terra”, così nella motivazione.

La storia di Maurizio e Rossella
La storia di Maurizio e Rossella inizia nei primi anni ’90, quando Leone Reali, storico tegliaio del territorio, chiude la sua bottega. A Montetiffi rimane solo Pierino Piscaglia, ultimo di quattro generazioni, a continuare un mestiere che è un’arte. Nella seconda metà degli anni ’90 anche Pierino lascia per motivi di salute. E così, quella che era una delle grandi professioni di bottega nella Valle dell’Uso, rischia di scomparire per sempre.
Poi succede qualcosa. Il destino ci mette la sua mano e vuole che un giorno Rosella e Maurizio, vadano in visita da Pierino. E qui avviene il miracolo, scatta la scintilla: i coniugi Camilletti prendono accordi per apprendere l’arte di far teglie.
“Era da diverso tempo – dice Maurizio – che il lavoro da impiegato, non mi soddisfaceva più e mi ero veramente stancato stare dietro ad una scrivania. Così l’incontro è stata la scintilla che mi ha fatto scattare la voglia di realizzare qualcosa di bello. Già da piccolo queste terre le frequentavo. Per sei mesi ho svolto i due lavori. Poi c’è stata la decisione di andare ad abitare a Ville di Montetiffi”.
L’entusiasmo di Maurizio viene sostenuto e rafforzato dalla moglie Rossella che con determinazione riprende a far girare il trespolo e a trasformare, con le mani, con i piedi, col cuore, una palla di terra in teglia.
“Dentro di noi ci sono radici così profonde che non sappiamo dove arrivino – prosegue Maurizio – forse dagli antenati di Rossella (tutti tegliai) che hanno risvegliato in lei l’orgoglio di appartenere a generazioni di artigiani, che da sempre hanno manifestato amore e rispetto per il proprio territorio”.
Le teglie che vengono prodotte presentano un timbro che ne certifica l’originalità, vere “Teglie di Montetiffi” e che garantisce la fedeltà alla tradizione: stesse materie prime, fabbricazione, stagionatura e cottura.
Oggi il loro laboratorio è aperto a tutti: ai turisti che dal mare vogliono risalire le valli, alle scolaresche, alle persone che hanno semplicemente bisogno di una teglia per cuocere la piada.

Carlo Cambi

Giornalista e divulgatore sulle tv nazionali è stato un antesignano dell’incontro cibo-turismo.

Inconfondibile nel suo accento toscano, Carlo Cambi è uno degli antesignani dell’incontro tra cibo e turismo. Lo ha fatto con i suoi attrezzi del mestiere: il racconto giornalistico su numerose testate nazionali, lo sta facendo tutt’oggi in televisione sui canali Rai e innumerevoli pubblicazioni in ambito editoriale. A lui va il Premio Marietta ad Honorem, attribuito a una figura al di fuori dei confini della Romagna che ha contribuito alla diffusione della conoscenza della cultura del mangiar bene. Il nome di Cambi si affianca a quello di Maurizio Camilletti, l’altro Marietta ad Honorem, artigiano e strenuo difensore dell’arte delle teglie di Montetiffi.

Il Premio Marietta ad Honorem viene attribuito a Cambi, si legge nella motivazione, per “la rilevante opera di divulgazione della cultura italiana, con particolare riferimento alle eccellenze turistiche ed enogastronomiche di ogni territorio e alla buona cucina domestica, svolta coerentemente quale autore, giornalista, docente”.

Carlo Cambi, decano del giornalismo.

L’esordio di Cambi nel giornalismo è giovanissimo. Prima inviato de “Il Tirreno” passa a “Repubblica” nel 1982, dove dirige le redazioni di Bologna, Firenze Napoli. Rientra a Roma nel 92 e dal 95 al 97 come caporedattore dirige le pagine economiche del quotidiano romano. Nel 97 fonda “I viaggi di Repubblica” primo e unico settimanale di turismo in Italia che dirige fino al 2005. Ha scritto per “Espresso”, “Venerdì di Repubblica”, “Affari e Finanza”, “Epoca”, “Panorama”, “QN” (Resto del Carlino, Nazione e Giorno). Ha fondato il mensile “Wine Passion” e ha collaborato con “Vie del Gusto” di cui è stato direttore editoriale. Attualmente è editorialista del quotidiano “La Verità”.

Autore televisivo e radiofonico, nonché relatore in numerosissimi convegni nazionali e internazionali, è stato insignito di numerosi riconoscimenti e premi accademici e giornalistici: tra questi Oscar del Vino, il Verdicchio d’oro, Olivo d’oro, l’anfora d’oro… Sommelier ad honerem Ais è tra i fondatori del Movimento Turismo del Vino, è stato presidente del comitato scientifico dell’Enoteca Italiana, membro del comitato scientifico della Fondazione Qualivita per i marchi europei, attualmente è membro del Comitato Scientifico della Fondazione Symbola.

E’ stato uno dei conduttori della trasmissione di Rai Uno “La Prova del Cuoco”. Attualmente è autore di Linea Verde, autore de I signori del Vino per Rai 2 e sempre per Rai 2 è autore e conduttore insieme con Marcelo Masi e Rocco Tolfa della trasmissione In Viaggio con Marcello dedicata al racconto delle cucine regionali italiane.

Autore di numerosi saggi e volumi i suoi maggiori successi sono legati a “Il Gambero Rozzo”, nell’edizione 2007 il titolo di enogastronomia più venduto in Italia. Il Gambero Rozzo diventato Mangiarozzo è con l’edizione ora in commercio alla dodicesima edizione.

Ha all’attivo oltre trenta titoli di economia del turismo, enogastronomia, marketing territoriale. Di formazione economico giuridica ha tenuto docenze all’Università di Macerata, ha insegnato ai master dell’Università Bocconi, dell’Università di Macerata, di Camerino e della Sapienza di Roma in economia del turismo. La sua esperienza in ambito enologico, turistico e gastronomico fanno sì che sia considerato uno dei massimi esperti di comunicazione dei prodotti territoriali. È socio corrispondente dell’Accademia dei Georgofili, la più antica istituzione scientifica europea in materia agricola.