2015 - Alberto Alessi
Il Premio Artusi 2015 sarà assegnato ad
Alberto Alessi. Emblema del ‘made in Italy’ nel mondo, Alessi è la
testimonianza di come una “semplice” intuizione del design industriale
ha saputo trasformarsi in rivoluzione: la funzionalità non esaurisce il
legame tra persone e oggetti. In altre parole, esistono bisogni
altrettanto importanti e radicati negli uomini che sono alla base del
loro rapporto con le cose: poesia, emozione, comunicazione della propria
identità, dei propri valori. Un po’ come l’Artusi, secondo il quale un
piatto non deve essere solo “buono” ma anche “bello”.
E proprio per questo suo percorso che ha cambiato il modo di vedere e
concepire gli oggetti, la città di Forlimpopoli gli assegna questo
prestigioso riconoscimento consegnato a coloro che si distinguono per
l’originale contributo dato alla riflessione sui rapporti fra l’uomo e
il cibo.
Come sottolinea la motivazione del Premio “Il Premio Artusi 2015 ad Alberto ed alla sua storia famigliare e industriale che hanno guidato il design italiano legato alla cucina. Rinnovando il lavoro artigianale e tradizionale dell’azienda, senza mai rinunciare alla propria singolarità e alla cultura del ‘cibo’, Alberto Alessi ha compiuto un lavoro originale e fortemente innovativo che rappresenta una delle più belle esperienze del Made in Italy nel mondo”.
La consegna del premio avverrà Sabato 26 settembre 2015 alle ore 17 in Casa Artusi (Forlimpopoli).
Chi è Alberto Alessi
Alberto Alessi, classe 1946, figlio maggiore di Carlo, è primo della terza generazione degli Alessi dell’omonima azienda; dopo la laurea in legge all’Università Cattolica di Milano entra in azienda occupandosi della parte commerciale, dei nuovi prodotti e della comunicazione. Attualmente è Presidente di Alessi s.p.a. e responsabile per il design management, il marketing strategico e la comunicazione.
La storia di Alberto Alessi in azienda
inizia negli anni ’70 con una visione del design tanto semplice quanto
rivoluzionaria: la funzionalità non esaurisce il legame tra persone e
oggetti.
Quell’humus originale cresce, si sviluppa, si confronta con personalità
dello spessore di Franco Sargiani, Ettore Sottsass, Richard Sapper,
Achille Castiglioni, Alessandro Mendini, Aldo Rossi, Michael Graves,
Philippe Starck, e portano a trasformare l’azienda nella Fabbrica del
design immaginata da Alberto.
Alberto è autore di diverse
pubblicazioni, “La Cintura di Orione. Storia, tecnica e uso dei
recipienti da cottura in metallo per la Grande Cucina”, Longanesi,
Milano, 1987, “Not in production/Next to production”, Alessi,
Crusinallo, 1988 e “La Fabbrica dei Sogni”, Electa, Milano, 1998.
Nel 2011 per la IV edizione del Triennale Design Museum di Milano è
stato curatore scientifico della mostra “Le fabbriche dei sogni. Uomini,
idee, imprese e paradossi delle fabbriche del design italiano”.
Tra i riconoscimenti ricevuti, è Membro
dell’Academic Board dell’U.I.A.H. di Helsinki e dell’Honorary Committee
del Design Museum di Londra. Senior Fellow del Royal College of Art di
Londra, 1993. Laurea honoris causa della UIAH (University of Industrial
Arts di Helsinki), 1993. Honorary Professor alla Hochschule der
Bildenden Künste, Saarbrucken, 1994. Doctor of Fine Arts alla Miami
University di Oxford, Ohio, 1995. Design Award for Lifetime Achievement
al Brooklyn Museum of Art di New York, 1998. Honorary Degree of Doctor
of the University alla UCE di Birmingham, 2001. Master all’Atelier de
Formation en Haute Patisserie all’Ecole Ferrandi, Parigi, 2008. Honorary
Doctorate of Arts alla University of Lincoln, 2010.
Collabora a riviste e pubblicazioni internazionali con scritti sul tema
del design e occasionalmente è visiting professor in alcune scuole di
design.
All’attività di design management affianca oggi, sotto l’etichetta “La
Signora Eugenia e il passero solitario”, la produzione di vini di alta
qualità secondo i criteri del metodo biodinamico.