2014 - Paolo Poli, Andy Luotto, Loris Mambelli
Paolo Poli
Straordinario protagonista dello spettacolo italiano, Paolo Poli vanta una lunga e folgorante carriera che, avviata negli anni cinquanta nei piccoli teatri cittadini e approdata in ogni angolo della penisola italiana, continua inossidabile ancora oggi grazie alla sua pungente ironia, ad una vena poetica e surreale contornata da momenti comici e giochi linguistici a cui il folto pubblico che lo in-segue da sempre non vogliono rinunciare.
Ha lavorato anche in tv recitando in diversi sceneggiati e fiction, e durante i primi anni Sessanta è stato protagonista di una trasmissione televisiva sulle reti Rai in cui leggeva favole per bambini tratte da Esopo e da famosi racconti letterari. Sempre per la RAI, ha realizzato lo sceneggiato I tre Moschettieri insieme a Marco Messeri, Milena Vukotic e Lucia Poli. Ha lavorato inoltre con Sandra Mondaini in Canzonissima.
In qualità di regista ha diretto varie opere teatrali, dove egli stesso è attore protagonista: fra queste ricordiamo “Aldino mi cali un filino”, “Rita da Cascia” (1967), “Caterina De Medici” (1999), “L’asino d’oro” (1996), “I viaggi di Gulliver” (1998), “La leggenda di San Gregorio”, “Il coturno e la ciabatta”, “La nemica” (1969, di Dario Nicodemi), “Femminilità” (1975). Nel 2009 recita nei “Sillabari”, commedia tratta dai racconti di Goffredo Parise e nel 2010 recita ne “Il Mare” (ispirato ai racconti scritti tra gli anni ’30 e gli anni ’70 da Anna Maria Ortese).
Nella sua lunga carriera ha recitato in oltre quaranta propri spettacoli, tutti caratterizzati da una originale satira di costume, dalla parodia, incontrando allo stesso tempo malinconia e funambolismo, travestitismo e cabaret. Numerose sono le sue registrazioni, Poli ha prestato la propria arte recitando anche in vari audiolibri, tra cui una edizione di “Pinocchio”.
Oggi, oltre a continuare la sua tournee teatrale, è impegnato nella lettura delle 790 ricette di Artusi, in una nuova collana di audiolibri curata da Luisanna Messeri, dal titolo “Un’amica in cucina, gli audiolibri di Luisanna Messeri”. La casa editrice è la Emons audiolibri.
Non è un caso che Luisanna Messeri, artusiana doc, già Marietta ad honorem, abbia scelto quale primo titolo della collana, che uscirà in autunno, “La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”. Lo stesso libro che per Poli, bambino disappetente ma goloso, è stata la sua prima lettura.La Città di Forlimpopoli, su indicazione del Comitato Scientifico di Casa Artusi, ha deciso di conferire uno speciale Premio Marietta ad honorem a Paolo Poli quale straordinario e inimitabile protagonista del mondo della cultura e del teatro, leggero e caustico, innovativo e dissacrante, amante dell’arte del far sorridere e, sorprendentemente, riconoscente alle frittelle e all’opera di Artusi. Il Premio è stato conferito Sabato 21 giugno in Casa Artusi, Chiesa dei Servi, con la partecipazione di Luisanna Messeri, Premio Marietta ad honorem 2007.La consegna del Premio è stata preceduta dall’incontro “Artusi Compagno di Viaggio. Conversazione con Paolo Poli”, che ha visto l’intervento di Domenico de Martino, Accademia della Crusca.
Andy Luotto
Andy Luotto, artista newyorkese e noto personaggio televisivo divenuto protagonista e divulgatore della migliore tradizione gastronomica italiana.
La passione di Andy Luotto per la cucina nasce per esigenza:
cresciuto fino a 15 anni a New York, doveva, non disdegnando, spesso cucinare per fratello e mamma scienziata e pluri-impegnata.
Quando nel 1965 arriva in Italia e va a vivere con il papà, importante direttore di doppiaggio, in casa “patrizia” mandata avanti da servitù, non resta che avvicinarsi alla cuoca, Maria Illuminati. Lei non parlava una parola di inglese, Andy non conosceva una parola di italiano. Il risultato? Maria diventa subito la sua migliore amica.
Trascorrendo più tempo in cucina che sui libri del prestigiosissimo liceo, a scuola viene soprannominato “the cook” anche perché spesso cucinava per gli amici e i professori.
Impara il mestiere lavorando per tre estati a Palazzo Brandolini a Venezia e quando, nel 1969, ritorna negli States per laurearsi a Boston in Scienze delle Comunicazioni, si mantiene cucinando nelle case dei ricchi.
La cucina è per Andy Luotto passione autentica che diventa professione. Anche quando gira il mondo dall’Inghilterra al Sudan, dal Giappone alle Galapagos per realizzare più di 150 documentari didattici, la sera diventata il protagonista delle pentole e dei manicaretti. Nel 1975 comincia a lavorare per la televisione come attore e autore e quando tre anni dopo entra in RAI nella squadra di Renzo Arbore è travolto da una improvvisa e meritata popolarità. Partecipa a oltre 50 trasmissioni televisive, spettacoli, fiction, programmi radiofonici, lavora in teatro, ma la cucina…NO! Non si abbandona.
Nel 1992 frequenta la scuola alberghiera, si diploma, continua il percorso gastronomico frequentando le cucine di grandi star internazionali fino a quando apre il suo primo Ristorante in Sardegna.
Ed è subito successo. Tre anni dopo si trasferisce sull’isola tiberina e poi apre un Ristorante a Sutri, fuori Roma, che diventa il vero trampolino di lancio. Andy Luotto è spesso chiamato a rappresentare la cucina mediterranea, è testimonial di prodotti di qualità, è impegnato in performance culinarie. E’ autore e protagonista nelle più popolari trasmissioni televisive su Stream, SKY, Gambero Rosso, Alice. E’ docente per corsi professionali e amatoriali sull’alimentazione e sulla cucina.
Non poteva che essere lui il cuoco personale di Nero Wolfe, nella serie televisiva 2012. Ha scritto libri di cucina, l’ultimo, ricco di aneddoti di vita, è Padella Story, le mie cucine, con fotografie di Iuri Niccolai, pubblicato nel 2013 da Everdito Editore.
La Città di Forlimpopoli, su indicazione del Comitato
Scientifico di Casa Artusi, ha deciso di conferire il Premio Marietta
ad honorem 2014 ad Andy Luotto, perché la passione e la pratica per la
cucina italiana e il buon cibo ha caratterizzato un percorso artistico e
umano di straordinario valore e interesse.
Loris Mambelli
Loris Mambelli, imprenditore di successo, interprete della produzione casearia italiana di eccellenza.
E’ la ricotta al centro della bella storia del caseificio Mambelli,
azienda che si trova nella campagna di Santa Maria Nuova a pochi Km da
Forlimpopoli. Non una qualsiasi, ma una ricotta speciale fatta
ininterrottamente da tre generazioni con latte intero e acqua termale
salsobromoiodica, ricca di sali minerali. Fu la sig.ra Elsa che, negli
anni cinquanta, cominciò a produrla per utilizzare il latte in esubero
rispetto al consumo famigliare, indifferente a chi le diceva: fare la
ricotta con il latte intero e non con il siero è come bruciare la bella
tela di lenzuolo per avere della cenere. E infatti le vendite al
mercato cesenate cominciarono a decollare, il latte offerto dalle poche
mucche di casa non bastava più, tanto che, per soddisfare le richieste,
si cominciò a ritirare quello dei vicini. Fu allora che il figlio Loris,
nel 61, allora ventenne, quando le comodità erano poche e i tempi e le
mode portavano altrove, pensò invece non solo di seguire l’esempio della
madre, ma di creare attorno alla regina delle ricotte una vera e
propria azienda. Con una buona organizzazione con quel che c’era:
fascine di legna, luce a gas, niente tecnologia, ma grande inventiva
(un termostato con campanello perché il latte non tracimasse) e
intraprendenza con la moto “Mondial” usata nelle consegne ai vari
esercizi commerciali dei dintorni. La fidanzata Idiana, poi nel 67
moglie, collabora, aiuta, inventa e regge anche il peso familiare
dovendo accudire gli anziani di casa e figlie in arrivo. Vita d’un
tempo che sembra lontanissimo, fatto di tanti sacrifici, ma anche di
meritate soddisfazioni: la ricotta piace assai e il latte giornaliero
arriva da 50 a 120 quintali, dal motorino si deve passare al camioncino,
e, per fortuna, la tecnologia avanza e sostiene la crescita.
Ora la produzione giornaliera prevede picchi di 250 q di latte e la
ricotta non è più la sola produzione del caseificio Mambelli perché le 2
figlie, naturalmente e con competenza, hanno portato energia nuova e si
sono insediate a capo dell’azienda: Raffaella, la maggiore, assieme al
marito Gianluca, segue il commerciale e Federica, di 7 anni più giovane,
si occupa della produzione assieme a validi collaboratori che sono
circa una ventina. Ora si producono anche la casatella, il ravvigiolo
e, dopo un percorso di oltre 10 anni, lo Squacquerone di Romagna Dop.
Mamma Idiana e papà Loris (che si occupa ancora della manutenzione
delle macchine) possono guardare con orgoglio quanto sia ben cresciuta
l’azienda e la famiglia, unite nella passione per un lavoro che, pur
adeguato secondo i moderni processi produttivi e alle nuove leggi
sanitarie, mantiene la tradizione di nonna Elsa. E la quarta
generazione? Per ora amano assaggiare le tante goloserie che con buon
latte intero, da allevamenti bovini selezionati, il caseificio Mambelli
propone.
La Città di Forlimpopoli, su indicazione del Comitato
Scientifico di Casa Artusi, ha deciso di conferire il Premio Marietta
ad honorem 2014 a Loris Mambelli quale protagonista, assieme a tutta la
famiglia, di una storia aziendale di straordinario interesse che,
portata avanti con impegno e passione nell’arco di tre generazioni,
rappresenta un caso virtuoso di continua crescita sia nel percorso
familiare e artigianale sia nella produzione di prodotti di eccellenza,
ad ampia distribuzione.