2003 - Vandana Shiva
Vandana Shiva una scienziata e filosofa indiana, conosciuta in tutto il mondo per la sua militanza in favore dell’ambiente e, in particolare, delle colture locali e della biodiversità.
Nata nel 1952 nella verde valle di Dehra Dun, in India, Vandana ha
conseguito la laurea in fisica presso la Western Ontario University, e
ha in seguito ampliato i suoi studi in India, occupandosi di scienza,
tecnologia e politica ambientale.
Nel 1982 Vandana Shiva ha fondato a Dehra Dun, in India, un importante
istituto di ricerca dal nome Research Foundation for Science, Technology
and Ecology (su Internet all’indirizzo www.vshiva.net), che si occupa
di scottanti tematiche legate al fenomeno della globalizzazione, come lo
sviluppo sostenibile, la sicurezza alimentare, il grande squilibrio
nord – sud del mondo ecc. In particolare, l’attività di Vandana Shiva e
del suo istituto di ricerca ha come obiettivo primario la difesa delle
colture tipiche e della biodiversità, minacciata dai prodotti imposti
dalle multinazionali e dall’economia di mercato mondiale che permette
una concentrazione senza precedenti del controllo del sistema
agroalimentare internazionale, a scapito dei paesi più poveri.
Tra i tanti settori di cui si occupa l’Istituto, riveste grande importanza il Navdanya Conservation Farm, nome dato al programma di conservazione e di salvaguardia della biodiversità agricola e dei semi nativi (Navdanya significa “nove semi”), a tutela della grande ricchezza degli agricoltori del terzo mondo: la biodiversità.
Negli ultimi anni, l’impegno di Vandana si è esteso in tanti settori, come la difesa della proprietà intellettuale, l’emancipazione delle donne nei paesi in via di sviluppo, la lotta contro la pirateria genetica. Per la sua militanza Vandana ha ricevuto numerosi riconoscimenti in tutto il mondo, tra cui il Premio Nobel Alternativo nel 1993 e la Medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana nel 1998.
Vandana Shiva è autrice di numerosi libri, tra cui molti tradotti in italiano: Sopravvivere allo sviluppo (Isedi, Torino 1990), Monocolture della mente (Bollati Boringhieri, Torino, 1995), Biopirateria (Cuen, Napoli, 1999), Vacche sacre e mucche pazze (DeriveApprodi, Roma, 2001), Terra Madre (Utet, Torino 2002), Il mondo sotto brevetto (Feltrinelli, Milano 2002).
A Vandana Shiva viene assegnato il Premio Artusi 2003 per l’impegno con cui da anni si batte a favore dell’ambiente e a difesa delle colture locali e della biodiversità. Molto prima che la globalizzazione diventasse un tema fondamentale per l’intera comunità mondiale, ha capito la necessità e l’urgenza di affrontare questioni scottanti come lo sviluppo sostenibile, la sicurezza alimentare, lo squilibrio fra il nord e il sud del mondo. Fra i frutti della sua attività c’è il Navdanya Conservation Farm, creata per la conservazione e la tutela della grande ricchezza degli agricoltori del terzo mondo: la biodiversità agricola. Oggi la sua battaglia continua ed ha allargato il suo campo di verso altri settori, come la difesa della proprietà intellettuale, l’emancipazione delle donne nei paesi in via di sviluppo, la lotta contro la pirateria genetica.