Guidi Elisa (nipote) | 02/01/1907 | n.950
Trascrizione CCM
Pisa 2 gennaio 1907 ore 19
Caris(si)mo zio
Avrà ricevuto la cartolina ove si dava la notizia della morte del marito della zia e ora le scrivo minutamente per ragguagliarla di tutto. La zia è migliorata molto, per ora inghiottisce bene e parla. Ora le dirò che Teresina con suo marito erano trattenuti a Bientina da due ragioni: la neve che impediva il transito delle vetture da Bientina a Pontedera e un affare professionale; perciò se certi clienti di Gigi non si adattavano a protrarre il contratto questi non poteva con Teresina venire a darci nessun aiuto. Babbo è infreddato e non usciva e non esce ancora di casa: per queste ragioni e con quel canaio che era in casa Seghieri a causa dei nipoti di lui, si desiderava proprio la Marietta che venisse a darci un po’ di aiuto e di consiglio. Per fortuna a Gigi gli riuscì venire via da Bientina con Teresina venerdì sera e allora fummo consigliate e appoggiate. Lei forse crederà che i nostri racconti siano esagerati, ma una cosa è essere lontani, e ben altra è essere vicini, e ad essere vicini sono tutte cose che straziano il cuore. I nipoti di lui quantunque richiamati dalla Questura non si davano per vinti e tempestavano per le scale per introdursi in casa mentre la zia esplicitamente dichiarava di non volerli; questa aveva ragione perché sono persone da non averci nulla a che fare, a lei si univa ancora lui benché quasi morente. La Questura però non ci proteggeva più, avvenuta la morte dello zio Paolo, e ce lo dissero chiaramente perché la legge non dispone, come dice Lei, che morto il marito è tutto della moglie, ma non essendoci figliuoli, né disposizioni testamentarie, spettano due terzi ai parenti del marito e un terzo alla moglie, quindi avvenuta la morte, i nipoti avevano diritto di entrare in casa, e siccome è gente che pretenderebbe portar via tutto e approfittarsi anche della roba personale della zia, perciò si fu costrette tanto per occultare a questa la morte del marito, quanto per toglierla alla vista dell’invasione e della prepotenza di quella canaglia, di portarla via di casa; ma per non rimanere compromesse e passare poi dei dispiaceri, bisognò lasciar tutto chiuso e portar via la zia senza né lenzuola né roba, altro che con la camicia che aveva indosso. Non creda che ci si sia lasciate intimorire perché siamo state in Questura ed in Pretura e ci hanno detto che sono cose particolari e loro non ci possono entrare, solo sarebbero intervenuti in caso di reato, quindi bisogna proprio lasciare tutto ermeticamente chiuso, e sigillate le chiavi. Benché noi si fosse penetrate del caso pietoso in cui si trovava la zia e anche decise di prenderla provvisoriamente in casa, non potemmo effettuare ciò, impossibilitate dal gran consumo della biancheria necessaria a lei coi suoi inconvenienti più gravi. Con molti mezzi ci era riuscito ottenere una camera all’Ospedale, come le abbiamo detto a £ 7,00 al giorno, ma oggi quando siamo andate a trovare la zia l’ufficio di amministrazione ci ha fatto consegnare una lettera diretta a babbo e che qui le accludo, in essa vedrà che all’Ospedale non la tengono. Per questi giorni che aspettano che noi si sistemi vogliono £ 15,00 al giorno come ci dissero la prima volta, perché (hanno detto) è un’ammalata che richiede tre assistenti per non lasciarla mai sola, e vitto scelto e abbondante perché ha lo stomaco forte e tanti altri bisogni. Hanno aggiunto però che più in là di questo sabato non ce la tengono neppure per £ 15,00. Perciò noi ci si trova in un gravissimo imbarazzo e costrette domani o domani l’altro a riceverla in casa nostra per non metterla in mezzo a una strada, e metterle a disposizione la nostra biancheria, finché non abbiamo fatto le parte della roba in casa Seghieri (purché le monache solite non abbiano preso nuovi impegni e possano venire ad assisterla come di consueto). In quanto alla divisione della roba niente può farsi fino a che non giunge una nipote del Seghieri da Firenze; per questa divisione prevediamo nuove noie e nuove prepotenze: s’immagini che avevano la pretenzione di fare oggetto di divisione anche quel poco che è rimasto della dote della zia, ma Gigi li seppe mettere al posto. Mentre il Seghieri spirava, quella canaglia inveiva contro la zia perché questa non era premorta al marito. Quando saremo alla divisione Gigi assisterà per far valere le ragioni della zia. La saluto da parte di tutti attendendo un suo parere – aff.ma nipote Elisa.