Babini Pellegrina | 10/06/1908 | n.94
Trascrizione CCM
Lugo (RA) 10 giugno 1908
Carissimo zio,
Eccomi di ritorno da Ravenna (la zia è avviata alla guarigione) rituffata nei miei libri pedagogici. Ho scelto la tesi e ci lavoro. Ecco il tema: «Le bugie nei bambini: mezzi di prevenirle e correggerle». Tema psicologico che si presta a un bel lavoro di osservazione, ma è un campo vergine, inesplorato; tutti i concetti pedagogici, anche i più difficili, sono stati esauriti, triti e ritriti, ma nessuno mai, anche i migliori pedagogici dello scorso secolo, hanno investigata l’esplicazione di questa importantissima azione umana. Io che odio istintivamente e profondamente la bugia mi sono sentita atratta da quest’argomento, ma sono un po’ sgomenta, perché non trovo aiuto alcuno e debbo tutto sperare da me. E il tempo è breve. La lingua batte dove il dente duole, ma non era per parlarle del tema che le scrivo. Sono stata incaricata per lei di una missione ufficiale. Il nostro bibliotecario, prof. Fausto Balbo, mi ha fatto dire, con molta delicatezza di far pratiche per ottenere da Lei una copia del suo libro con la dedica autografa per la Biblioteca comunale di Lugo. Se Lei desidera a ciò una domanda scritta dal sindaco o dal detto prof(esso)re io non dovrò che prevenirli. Conoscendo la sua istintiva ripugnanza a mettersi sul candelliere ho esitato ad accettare questa missione… diplomatica, ma ad ogni modo essa rappresenta per lei l’omaggio riverente e una deferenza gentile di una piccola città sì, ma della sua Romagna. Credo poi che non sia il caso di temere che venga saccheggiato dal pubblico, perché i pochi (purtroppo) che a Lugo frequentano la biblioteca non troveranno nel suo libro che una corretezza classica di stile perfetto. Non è adulazione a mia auto-difesa, le mando un giornale dove troverà una raccomandazione che non parte certo da me. A Forlì in occasione di un ricco matrimonio il suo libro fu regalato alla sposa con una magnifica rilegatura fatta in Germania ed una dedica (mi hanno detto) molto spiritosa dunque non io sono adulatrice. Le poesie del Carducci glie le chiesi non perché avessi voglia di perdere tempo, ma perché esse sono richieste dal programma e purtroppo, debbo perderne assai del tempo per loro. Mi accorgo di aver fatta una lunga cicalata. Gradisca i saluti di tutti, anche Mario è sotto le forche caudine. Saluti affettuosi a Marietta, Francesco. A lei un bacio di cuore. Aff. Bina.