Babini Pellegrina | 22/12/1906 | n.82
Trascrizione CCM
Lugo (RA) 21 dicembre 1906
Carissimo zio
Quest’anno il nostro tombolino ci fa passare un triste Natale. Si è ammalato di una forte nevralgia e quando è assalito dai dolori, che debbono essere atroci, fa proprio pietà. Lo curo col bromuro dietro ricetta del veterinario che gli ha posto, come tutti, grande affetto. Bei momenti di calma è ancora la bestia graziosa di prima e coi grandi occhi brillanti par che chieda perdono di tanta pena che ci reca. Non sappiamo rassegnarci al pensiero di perderlo. Noi stiamo ottimamente non ostante il freddo intensissimo. Cesare deve averle detto che mi reco ogni domenica a Bologna a compiere all’Università un corso di studi superiori. Ciò mi è cagione di tanto diletto da compensarmi del non lieve strapazzo del viaggio. Il treno parte alle cinque del mattino; arrivo a Bologna alle otto. Alle otto e mezza cominciano le lezioni col Pascoli e seguite da quelle dell’Acri, del Valdernini, vanno sino a mezzogiorno. Si riprendono alle tredici e continuano sino alle diciassette. Alle diciassette un quarto riparto ed arrivo a casa alle venti. Lei che molte volte ha assistito a lezioni di professori provetti sa bene quale intellettuale diletto procurino. Ma poi, scopo mio, si è di ottenere, dopo i rispettivi esami, documenti per concorrere a un buon posto in una scuola secondaria governativa. Cesare ci disse del suo floridissimo aspetto. Le auguro di tutto cuore che ciò le continui e le siano propizie le prossime Feste. Anno prospero e felice. Saluti a Marietta, a Francesco ed a Lei un affettuosissimo bacio. Dev.ma nipote Pellegrina.