Carteggio

Corelli Goffredo | 09/05/1901 | n.804

Lettera

Trascrizione CCM

s. l. dopo cena 9 maggio 1901.

Mio egregio e carissimo sig. Artusi

Cosa rara, fuori dalle epoche nevrosteniche rimasi silenzione verso Lei egregio sig. Pellegrino, per il solo fatto di un accidente toccatomi, che mi costrinse alla segregazione di un letto ancora maggiore, per il peso // bordo lacerato // di tanta femmina che mi fu consorte scellerata! Parodonne! Mi scusi, azzardo, ed ora che ho rotto il ghiaccio tiro… di lungo! Parto stasera con Tina in groppa! Visiteremo le sfarzose sale delle lombarde caste Susanne, poi giù nelle profumate oscurità ligure, quindi Livorno, Spezia ci darà modo di riposare tutte le splendide negative prese in quegli ambienti deliziosi dove Venere era ben rappresentata! Ella tiene con me un obbligo e la sua visita a Ravenna è doverosa, perché il più lontano straniero sa che Ravenna è grande, è sublime! Io voglio cimentarla ancora e per obbligarla a questa visita e per ripeterle che dopo Teodorico e Dante Alighieri c’è un Goffredo Corelli a Ravenna, io e Tina fra brevi giorni, purtroppo per Lei, saremo a visitarla con tutto il rispetto nella lusinga che vorrà muoversi a compassione invitandoci a pranzo. Ripeto le mie scuse in uno stile assennato e con una scrittura più regolare. La compagnia della moglie che tenacemente perseguita, fa vedere la luna anche quando il cielo è tutto inchiostro!!!! Io e mia moglie siamo timidi, di più la suocera Marietta ci guarda lungi come Dio dal Cielo, non ci arbitriamo quindi // bordo lacerato // Vorrà esserci cortese di un gradito riscontro indirizzando al mio indirizzo fermo posta Genova (saremo domenica e lunedì). Ci ricordi con tantissimo affetto alla sua Marietta e certi d’ottenere meritate lagnanze pel contegno indiscreto, ci rassegnamo, però con tutta affe // bordo lacerato // Suoi [Goffre]do [e] Tina.

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