Carteggio

Cecconi Enrico | n.758

Lettera | Toscana

Trascrizione CCM

Firenze 10 giugno 1901

31 via Luigi Alamanni

Pregiatissimo sig. Artusi

Per quanto ci si fosse veduti dopo la sua lettera del 2 corr(ente), avrei dovuto risponderle e scriverle per ragguagliarla di quanto si è fatto di poi. Prima di ogni altra cosa bisogna che le confessi di essermi sentito cresciuto di un palmo almeno, e non ve ne sarebbe bisogno dirà Lei, nel sentir dichiarare da una autorità tanto competente, che la famosa conserva da me fatta, con le modificazioni che le proposi e che portai alla sua ricetta, sia stata quella meglio riuscita fra le cinque prove fattene. Io dipoi ho ritentato la prova riducendo di 10 minuti circa la cottura, dietro suo consiglio e del cuoco della marchesa, per vedere se lo zucchero cristallizzerà meno, ossia più lentamente. Le confesso, però, che non ho avuto ancora il coraggio di assaggiarla. E questo perché a me accade che quando mi occupo o manipolo da me qualche cosa da mangiarsi me ne viene il disgusto e non posso mangiarne per quel giorno stesso ed altri ancora. Ricordo che quando preparavo il Cappon Magro, operazione che facevo da me non giovandomi degli altri, finivo per non poterne mangiare benché mi piaccia assaissimo. Per la conserva di rose poi si aggiunge il profumo fortissimo che si spandeva e durava in casa dalla apparizione di questi fiori e fino a sera, cioè ancora molte ore dopo l’operazione fatta, tantoché ne sono rimasto così stucco che non ho avuto ancora lo stomaco disposto a gustarne. E questa è stata pure una delle cause del mio ritardo a scrivergliene, sperando sempre alzarmi, una bella mattina, ben disposto per tale degustazione. Non mi è riuscito di raccapezzare nulla relativamente a quell’anonimo del quale Le accennai e il sospetto non può a meno di cadere sopra i soliti personaggi che, negli anni versarii delle gesta da loro sudiciamente compiute, abbiano avuto il delicato pensiero di volersi ricordare a me, per quanto in modo assai anodino. La prego a non farne caso, perché la miglior punizione è di mostrarsi incuranti di certa gente. Spero che la sua salute sarà buona ed io pure mi contento. Le stringo la mano e mi ripeto suo aff.mo amico Cecconi.

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