Cecconi Enrico | 21/02/1901 | n.745
Trascrizione CCM
Firenze 21 febbraio 1901.
31 via Luigi Alamanni
Carissimo signor Artusi
Dopo i tripudi e le gozzoviglie carnevalesche, la nostra Santa Madre Chiesa, con sollecitudine veramente materna, ci invita alla astinenza e semplicità della nutrizione, per la salute nostra dell’anima e del corpo. Si è perciò che mi prendo la libertà di mandarle un poco dei soliti fagiuoli dalla buccia finissima, e per questa specialità leggeri allo stomaco. Ma se Lei, sordo ai precetti maternamente teneri di nostra Santa Chiesa, non vorrà praticare l’astinenza, son certo che in casa vi sarà qualcuno che si sacrificherà a mangiare anche la sua parte. Ieri sera e stamane ho inaugurato la bavera procuratami da Marietta, e la prego dirle che me ne trovo benissimo e che le rinnuovo i miei ringraziamenti con più cognizione di causa, dopo una esperienza serale e matutina. E ringrazio Lei pure che le permise di occuparsi di questa mia commissione. Da lunedì ho in casa la nuova cameriera che parmi di buon carattere, abile e volonterosa, tanto da farmi credere di non aver perduto nulla nel cambio con quella perla di Maddalena, e, per lo meno, Lei non mi burlerà più sulla bruttezza della mia perpetua. Speriamo che sappia resistere alle seducenti attrattive dell’assalonico Pagni e non me la gonfi… troppo con l’adulazione. Con la più cordiale stretta di mano suo obb.mo e aff.mo Cecconi.