Carteggio

Cavina Giulia | 13/12/1906 | n.619

Lettera | Emilia-Romagna

Trascrizione CCM

Bologna 13 dicembre 1906

Stimatissimo signor Artusi

Mi dispiacque in apprendere nell’ultima sua, come Lei e Marietta abbiano avuto delle noie e dei dispiaceri causa quella benedetta ragazza della nipotina di Marietta. E dire che avrebbe trovato in Lei e nella zia un appoggio e molta benevolenza, cosa che non si trova tanto facilmente al giorno d’oggi. Forse perché giovane non avrà conosciuto il vantaggio che ne avrebbe avuto col tenersi caro Lei e la zia la quale poveretta, ha fatto tanto e non l’avrebbe certo abbandonata tanto più ch’io so che pensava di tenersela come una figlia. Fui proprio dispiaciuta per Loro, pensando alla poca riconoscenza di quella figliola, cosa che fa tanto male quando si è disposti a fare del bene a quella tal persona. Mi saluti Marietta e le dica ch’io sono sempre a Lei unita col pensiero e col cuore. I rapporti con mio fratello sono sempre quelli. Esso sta in sua casa, ed io mi guardo bene di andare da lui. Non faccio questo perché io tengo il broncio ma perché è così che devo mantenermi, dopo quello che disse lui, cioè ch’io non debbo più mettere piede in sua casa tanto più che sa per cosa certa che quando io vi andavo esso non aveva piacere. Parmi siamo amici lo stesso. Non creda signor Artusi che la mia servente, lo provocasse se le ha detto qualche sincerità è stato indifeso delle non piacevoli offese che le fulmino. Credo pure che quello che accade fu cosa voluta, perché proprio nessuno le diede il motivo di eccedere in quel modo. Tanto si sa mio fratello si stanca delle persone, finché sono a lui utili le soporta, dopo bisognerebbe si eclissassero per ricomparire alle circostanze dunque è meglio lasciarlo solo. Spero che la sua salute sia buona, io sono un po’ raffreddata, ma spero di presto liberarmene. Sono un poco angustiata per la salute della mamma di Maria, la quale ha piuttosto male, anzi oggi la mando a casa per alcuni giorni. Avvicinandosi le feste Natalizie gliele auguro felicissime. Si abbia i miei più cordiali saluti. Stringendole fortemente la mano mi dico sua dev.ma Giulietta.

P.S. Auguri e saluti dalla Maria.

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