Carteggio

Cavina Giulia | 16/11/1906 | n.618

Lettera | Emilia-Romagna

Trascrizione CCM

Bologna 16 novembre 1906

Stimatissimo signor Artusi

Venerdì della scorsa settimana ebbi l’innaspettata quanto graditissima visita della graziosa sua nipote sig.na Rosina unitamente alla gentilissima sua mamma, cui ebbi tanto piacere di conoscere. Che bella signora! Per Loro noia presero una giornata di pioggia, così dovettero fermarsi da me sino a l’ora della partenza, cosa che cagionò a me un vivo piacere il starmene con esse, in piacevole conversazione, per qualche ora. Fui dispiacente di non essere stata prevenuta di loro gradita visita, per tenerle pronta una modesta colazione cui certo non sarebbe mancato il piatto della cordialità. Basta sarà per un’altra volta tanto più che me lo feci promettere di fare penitenza con me. La signorina mi portò i suoi gentili saluti, e mi diede sue notizie. A dir vero, stavo pensando a scriverle, non ricevendo più Loro notizie temevo che qualcuno fosse malato, la signorina mi assicurò del contrario ed io ne rimasi tranquilla. Quando c’è la salute, tutto si soporta alla meglio. Del matrimonio di mio fratello, non ne so più nulla, io poi non esco più de’ miei interessi, faccia ciò che vuole: sono individui che la loro condotta è tanto disorganizzata e stramba, che fa rabbia e dispiacere ad un tempo. Parmi si sta meglio a non sapere de’ fatti suoi: io pure nol vidi da quando mi partii da lui. L’altro giorno mi fece sapere che mi avrebbe mandato della farina e della frutta, mandi pure purché sia roba mangiabile. A Lei non ha mai scritto in tutto questo tempo? Spero di ricevere presto notizie sue e di Marietta alla quale mando i più affettuosi baci e saluti. La stagione costì, signor Artusi, comincia a farsi fredda. Da due giorni siamo passate da una temperatura primaverile al crudo inverno per cui fa d’uopo aversi molti riguardi. Le faccio i saluti delle sig.re Pellagri le quali mi chiesero di loro. Alla fine del mese si sposa l’altra figlia. Ed ora abbia i più cordiali saluti dalla dev.ma Giulietta C.

P.S. Maria riverisce Lei e manda un saluto alla Marietta ed a Francesco al quale unisco anche il mio.

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