Cavina Giulia | 30/05/1901 | n.602
Trascrizione CCM
Bologna 30 maggio 1901
Stimat.o signor Artusi
Sono dolentissima di sentirmi incapace d’esprimerle così questa mia, tutto ciò che sente il mio cuore d’immensa gratitudine per la tanta sua bontà e squisita gentilezza a mio riguardo. La mia incapacità mi tiene imbarazzata e confusa, ne trovo parole adeguate alla massima delle cortesie per rendergliene sentite grazie. La sua bontà, supplisca la mia ignoranza e voglia essere interprete di tutto ciò che vivamente sento nell’animo mio di riconoscenza per tale attestato d’amichevole affetto. Tenutissima del suo cortese invito sinceramente la ringrazio ripetute volte. Se quei pochi d’interessi non mi tenessero qui legata le scriverei di venire certissima che tutto concorrerebbe al miglioramento di mia salute: non per questo ci rinuncio mi saprebbe d’offenderlo. Al momento non posso allontanarmi finché non è fatta questa benedetta divisione: divisione che voglio io al fine di avere quel poco indipendente dagli altri. Di leggieri Ella comprenderà che quantunque abbia fatto un mandatario, sia pure necessaria la mia presenza costì. È a malincuore che adesso rinuncio al suo gentile invito non dispero però di procurarmi a suo tempo il piacere di rivederlo e di godermi della sua ottima compagnia in unione a quella della signora Marietta alla quale sarà compiacente farle conoscere quanto io le sia tenuta per il vivo desiderio addimostratomi d’avermi seco Lei: le porga intanto i miei più affettuosi saluti. Sempre memore della sua infinita bontà le ripeto i miei ringraziamenti. Stia sano e si abbia i miei più cordiali saluti. Dev.ma Giulia Cavina.
P. S. Saluti cordialissimi s’abbia da mio fratello Giuseppe.