Avezzi Enrico | 15/12/1909 | n.58
Trascrizione CCM
Ceregnano (RO) 15 dicembre 1909
Sig. Artusi
Lei è troppo buono con me! Ho avuto un zio, fratello del mio buon padre, che mi amava più che figlio ed era per me un intimo amico e che a Rovigo ha lasciato ricordi di generosità, mi diceva sempre «I vecchi sono l’ornamento della casa». Io ho sempre seguito i suoi consigli ed ho un’affezione speciale per i più vecchi di me e conserverò sempre le tradizioni della mia famiglia. Pur troppo dei vecchi non siamo restati che in due io il più vecchio e senza figli, e mio fratello con figli, ma per fortuna tutti buoni figlioli. Il solo pensare di avere nella modesta mia villa di Ceregnano (con fermata di stazione a circa trenta metri di distanza dalla mia casa, posta, telegrafo) ospite Lei con la sig(nor)a Marietta e nipote, mi farebbe rievocare l’amato zio e sarebbe per me e per la mia Albina, uno dei più bei giorni della nostra vita, che pur troppo come Lei dice l’onestà e la sincerità è tanto rara. Non chiedendo io accetto il gentile invito a patto di averla ospite nella prossima primavera a Ceregnano ove come già Le dissi avrà tutte le cure e le affezioni di un buon figliolo. Non posso muovermi da Ceregnano sino alla fine del mese di febbraio dovendo come Presidente della Com(mission)e Ippica Provinciale far le visite a tutti gli stalloni di tutta la prov(incia) di Rovigo e come centro tengo la mia villa di Ceregnano per passare poi qualche poco di tempo a Rovigo ma molto di più in qualche bella città d’Italia non esclusa Firenze dove ho carissimi amici fra i quali mi onoro del distinto sig. Artusi al quale mando unitamente alla mia Albina i più cordiali auguri di felicità e di pace. Di Lei aff.o amico Enrico Avezzi
Signor Artusi,
A Lei che dell’arte culinaria ne ha fatta una scienza ammiratrice le mando unitamente al mio Enrico i più fervidi auguri Alba.