Bonavita Antonio | 24/09/1909 | n.500
Trascrizione CCM
Forlì 24 settembre 1909
Signor Pellegrino
In riscontro a stimata sua delli 20 and(ante). Lo ò informato della spesa incontrata pei lavori fatti eseguire alla casa colonica di Pievesestina non per essere rimborsato ma unicamente perché l’ò creduto un dovere e perché se à sorpreso me che mi trovo sul luogo immagino che possa sorprendere maggiormente Lei che non vede le cose. In quanto alla notizia della grandine caduta da Grotto, è vero che è una informazione che non si da con piacere, ma era necessario che Lei lo sapesse. Non sarebbe stato un gran male se ci fossimo arrestati lì, ma ieri nel pomerigio à diluviato e per giunta è caduta molta grandine. Pievesestina è una delle ville molto dannegiate e l’uva è rovinata ed è necessario provvedere al momento alla raccolta per ricavare qualche cosa. Unisco un invito rimessomi dal municipio di Forlimpopoli per la costruzione di tre chiaviche nell’accesso una al fondo e due a degli appezzamenti della larga perché non essendovi i ponti il colono tiene chiuso con terra i ponti e così si impedisce il libero corso delle acque per la quale cosa arreca non lieve danno ai terreni. In giornata provvederò. Spiacente di non poterle comunicare mai cose gradite, Le auguro almeno possa stare sano ed a lungo. Dev.mo A. Bonavita.
Municipio di Forlimpopoli
Il sindaco - Visto il regolamento di polizia rurale - Intima
Al signor Artusi Pellegrino fu Agostino dimorante Firenze e proprietario del fondo rustico situato nella strada Cappona (a monte) di questo comune di far costruire la chiavica della luce di m(etr)i 0,45 nell’accesso dalla strada al fondo suddetto per dare libero e regolare corso alle acque. Nella strada Cappona (a valle) costruire due chiaviche della luce di m(etr)i 0,35 in comune con la sig(nor)a Prati c(onte)ssa Chiara entro il termine di giorni trenta decorrendi dalla data della consegna della presente, con avvertenza che, scorso il termine suddetto infruttuosamente, verrà eseguito il suddetto lavoro d’ufficio a spese dello stesso sig. Artusi. Salva l’applicazione delle pene di polizia sancite dal Codice Penale.
Forlimpopoli 28 luglio 1909
p(er) Il sindaco G. Tellarini