Carteggio

Bonavita Antonio | 01/08/1909 | n.494

Lettera | Emilia-Romagna

Trascrizione CCM

Forlì 1 agosto 1909

Signor Pellegrino

Il prezzo del grano è diminuito e non cè da meravigliarsi perché 28 lire al quintale era un’esagerazione; quando sotto alla macchina si potesse vendere a 30, o 31 pavoli allo staio mi pare ci si potesse chiamare fortunati, ma non si è mai contenti. Nel disbrigo poi degli affari non è possibile trattare a mani legate perché a volte per la differenza di pochi centesimi può sfuggire il contratto. Questa mane avrei potuto vendere, per consegna martedì p(rossimo), il grano che è da trebbiare a S. Andrea per £ 27,60 e non più perché è il prezzo massimo praticato nella giornata, ma per attenermi a quanto Lei tassativamente mi dice nella sua cartolina ò dovuto abbandonare le trattative. Non avrei voluto, per risparmiarle seccature, farle presente che immagazinandolo si va contro a noie e pericoli non indifferenti, ma per non sentire, se le cose non andranno bene, osservazioni poco piacevoli, debbo dire che a mio parere il grano in oggi starebbe bene venduto anche ricavando meno di 28 lire al quintale. Dev.mo Antonio Bonavita.

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