Carteggio

Bonavita Antonio | 21/04/1908 | n.444

Lettera | Emilia-Romagna

Trascrizione CCM

Forlì 21 aprile 1908

Signor Pellegrino

Dalla sua delli 18 corrente rilevo che è molto adirato. Considerando le cose non so trovare la ragione di questa sua inquietudine. Se da parte del colono Giunchi non le ò mandato le ova non deve stupirsi perché mi pare di averlo informato che assumendolo come colono gli concessi di non corrispondere in natura le regalie. Se avessi immaginato che per Pasqua le premeva molto di avere delle ova glie ne avrei mandato. Per la conduzione del podere di S. Andrea, ò sempre cercato e cerco di fare il meno peggio, ma se le cose vogliono andare a rovescio cosa si può fare? A me che sono addentro a quello che qua succede mi è sembrata una fortuna potere in qualche modo sostituire il Gordini; diversamente chisa come si sarebbe andati e quali sacrifici si sarebbero fatti. Non voglio continuare in delle considerazioni che possono infastidirla specialmente se Lei vede le cose diversamente e solo mi limiterò a dirle che sempre ben volentieri e per quanto mi è stato possibile ò procurato di accontentarlo; se non vi sono riescito non desidero me ne faccia una colpa e le quante volte a Lei piaccia può sempre in qualsiasi modo provvedere a che i suoi interessi siano curati a seconda delle sue viste e la prego a credere che quanto Le dico non è per risentimento ma unicamente per il desiderio di farlo contento. La ringrazio degli auguri e se bene troppo tardi di cuore li ricambio. Con distinta stima dev.mo A. Bonavita.

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