Carteggio

Bonavita Antonio | 27/11/1907 | n.425

Lettera | Emilia-Romagna

Trascrizione CCM

Forlì 27 novembre 1907

Signor Pellegrino

La vacca di S. Andrea à posto fine alle sue tribolazioni. In quel podere si vede che non si può stare senza guai. Ieri notte un’altra vacca che doveva partorire, causa avere il vitello voltato male è stato necessario l’opera del veterinario, ma le cose sono andate bene perché si è salvato vacca e vitello. Un paio vacche le ò vendute e man mano che sarà possibile ne venderò altre causa la mancanza di foraggio. Venerdì della settimana scorsa Antonio Bandini fratello del povero Carlino, causa pare dissidi avuti in famiglia, si annegava nel pozzo di un vicino. Da tempo aveva fatto carta di donazione alla moglie e nessuno dei parenti è stato riconosciuto. Per fortuna non abbiamo avuto bisogno di fare sloggiare ora il Gordini, diversamente avremmo dato spettacolo. Per uno sfratto in seguito ad un commiato dato dal c(on)te Grossi di Ravenna ad un suo colono di villa S. Giorgio che dista di qui pochi chilometri, vi è stato uno scompiglio del diavolo. Agenti di polizia e carabinieri in gran numero nonché uno squadrone di cavalleria erano sul posto per essere là ancora buona parte della gente di campagna, per opporsi allo sloggio. Per por fine alla cosa il c(on)te Grossi à concesso al colono una proroga di 15 giorni ancora per l’uscita dal podere. Per le stime e per i lavori fatti abusivamente à dato un compenso di 6000 lire. Con distinta stima dev.mo Antonio Bonavita.

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