Almerici Blandina | 29/04/1910 | n.41
Trascrizione CCM
Bologna 29 aprile 1910
Preg.mo signor Artusi,
Ho qui innanzi la sua ultima lettera, ed essendo quasi passato un mese da quando la ricevetti, spero che la sua convalescenza avrà avuto termine da un pezzo e che la sua salute sarà perfetta. Questo è ciò che le auguriamo tutti noi oggi, che è S. Pellegrino e che per distrazione festeggiai il 30 marzo, come le avrà provato una mia cartolina dell’Hôtel Pellegrino che le inviai. Spero ricevere presto una sua lunga lettera con tante belle cose, giacché quest’anno non ho il piacere di farle, come l’anno scorso, una visita. Noi stiamo tutti bene e ci disponiamo rimanere qui sino i primi di luglio per far dare gli esami a Sandrino. Dopo andremo per due settimane in campagna, poi al mare a Riccione, dove Almerico ha già fissato un elegante villino tutto per noi pel mese di agosto e metà di settembre. Là avremo la visita permanente di due tedesche e contiamo riposarci e fare una vita igienica per rinforzare il fisico di Sandrino, che ha però guadagnato molto. Ora non mangia solo i - salti in bocca - ma tanti altri piatti del suo libro del quale ora si occupa Litta perché a compimento della sua educazione e istruzione le manca l’arte culinaria. Ho però il guaio che si sposerà presto la nostra cuoca e chissà dopo chi avremo?… Ho dovuto lasciare la lettura del Processo dei Russi, per mancanza di tempo, ma Ella che ha la fortuna di avere una buona lettrice, imagino come lo seguirà ancora con interesse. In questi giorni avremo gran movimento qui per la venuta, così detta, della Madonna di S. Luca a Bologna e anche noi saremo con gente in casa. Finisco salutandola per tutta la mia famiglia con preghiera di ricordarmi ai suoi di casa e comuni conoscenti. Dev.ma Blandina Almerici.
M’accorgo che ho dimenticato rispondere a una sua domanda. Il nostro appartamento era senza mobili. Li abbiamo perciò presi in affitto tutti nuovi da Rovinazzi pagando 120 lire al mese.