Bazzocchi Nicola | 29/03/1909 | n.223
Trascrizione CCM
Forlì 29 marzo 1909
Signor Pellegrino
Perdoni se mi prendo la libertà d’inviarle questa, ma creda pure per quanto abbia pensato prima di decidermi, perche non ne avevo il coraggio ma proprio trovandomi ad una estrema miseria mi rivolgo a lei nella speranza d’un piccolo soccorso. Primieramente sono Nicola Bazzocchi figlio della fu Emilia Rondoni, e del fu Costantino Bazzocchi detto rebolli di Forlimpopoli. Avendo avuto tempo fa una tremenda malatia la quale mi ha lasciato completamente privo della memoria per cui incapace di potere lavorare. Più che ho potuto me ne sono ingegnato vendendo cordella fazzoletti ecc. Ora poi per mia completa sventura sono escito dall’ospedale da pochi giorni e mi trovo come ripeto sprovisto del puro necessario. Creda signore che è il gran bisogno che mi fa rivolgere a lei sappendolo, buono caritatevole e molto compassionevole. Egli se si ricorda da bambino quando ci si trovava in famiglia, egli mi voleva molto bene. Ed ora non credo che le sapendo le mie più che miserie non vorra stendere la sua carita a un disgraziato sì ma un galantuomo. S ella ha conoscenze a Forlì, come non ne dubito, s’informi pure di me che ne avrò piacere, perché nessuno può dire nulla sul mio conto. Ripeto povero ma onorato… Egregio signore non abbandoni un infelice, cerchi di darmi lei un po di aiuto onde possa di nuovo guadagnarmi un tozzo di pane col prendere un po’ di merce, cioè: fazzoletti, cordella cotone bottoni ecc. Venni tempo fa a Firenze a piedi, per vederlo, per parlarle, ma non mi fu possibile trovarlo, non sapevo l’indirrizzi. Obligo non cielà, ma io egualmente pregherò per lei e la sua signora che le dia lunga vita ed ogni felicità possibile. Col più rispetto, e colla devota stima mi professo di lei dev(otissi)mo servo Nicola Bazzocchi.
Se ella sarà tanto cortese rispondermi o bene o male mi fa sempre piacere. Favorisca fare Nicola Bazzocchi – fermo posta – Forlì.