Carteggio

Guerrini Olindo | 08/11/1906 | n.1939

Lettera | Emilia-Romagna

Trascrizione CCM

Car.mo Signor Artusi

VuoI provare la ricetta qui dietro che trovo in un buon libro francese?

A lei dosarla e darle il nome se le riesce bene. lo non l’ho provata perché non ho mai cuoca da fidarle esperimenti; ma così, a vedere, dovrebbe essere degna del suo aureo libro.

Saluti riverenti da tutti, specie dalla ragazza e mi creda.

Suo dev.mo

O.Guerrini

Bologna 8 Nov. 1900.


allegato

Sui mercati littoranei si trova un pesciolino non più lungo di quattro o cinque centimetri, fragile e trasparente. È forse un avannotto della famiglia dei gobidi, ma il suo nome scientifico è Aphya pellucida, mentre in Inghilterra si chiama White-Bait, a Marsiglia Nonnat, a Genova Rossetto o Gianchetto, a Venezia Omonùo ecc. La sua fragilità è cagione di facile corruttibilità. VuoI passare subito dall’elemento nativo alla padella e non regge ai trasporti.

“Si può tuttavia imitare con buon successo una ghiotta frittura di questi pesciolini, operando così. Prendete un paio di sogliole mezzane, staccatene i filetti e tagliateli per traverso a listerelle fine come fiammiferi. Metteteli in una padella col sugo di due limoni e lasciateli così marinare per un paio d’ore, il che farà irrigidire i filamenti di sogliola. che altrimenti riuscirebbero mosci . Poco prima di servire in tavola, sgocciolate, asciugate con canovaccio, immergete nel latte, rivolto late nella farina, cercate che non facciano gomitolo e friggete nell’olio buono. Sgocciolate ancora e salate leggermente. Servite caldo."

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