Urbanis Ugo | 26/10/1908 | n.1914
Trascrizione CCM
Trieste 26 ottobre 1908
Prima fabbrica confetture a vapore conserve, canditi-specialità torroni mandorlati e mostarde di Giuseppe Urbanis - Trieste
Carissimo signor Artusi
Mi trovo qui a Trieste già da una settimana e mi occupo con molto piacere degli affari miei. Mi permetto di scriverle con la macchina sebbene non sia ancora troppo pratico e nella persuasione che a Lei piacerà poco questo sistema che togliendo il carattere personale riduce tutte le grafie (sieno poi calò o cacò) a un eguale stampatello. Ma cosa vuol fare, questo snaturar tutto lo chiamano progresso, e bisogna addatarvisi. Da una lettera di mia cognata ricevuta oro ora, so che ella si trova ancora a Viareggio, segno questo che là in quel benedetto paese l’inverno non è ancora incominciato. Qui la bora in vece ha incominciato a farne delle sue. Si imagini che l’altrieri una corazzata appena varata fu strappata con tutte le due àncore che la trattenevano e portata parecchie miglia lontano. E pensi che la bora in quel giorno non era delle più violenti soffiava appena con la velocità di 80 chilometri all’ora, mentre talvolta soffia con la velocità di 100 e perfino 120 chilometri e cioè in ragione di 2 chilometri al minuto. Mia moglie fortunatamente stà abbastanza bene. Il quartiere che occupiamo è bellissimo, mi pare di averglielo detto, noi stiamo in casa di certi signori Hermet e i signori Hermet occupano il mio quartierino di via 9 Febbraio, è stata una combinazione che ha convenuto a tutti e due. Io spero di poter così senza troppa spesa passare metà dell’annata a Trieste e l’altra metà a Firenze. La mia presenza quassù durante questa metà dell’anno per noi di massimo lavoro sarà utilissima e nel vantaggio della mia fabbrica e del mio negozio. Se Ella mio buon signor Artusi vorrà rispondermi, come lo sa non occorre che indirizzi che al semplice mio nome e cognome. La prego di ricordarmi alla gentile Mariettina e alla tanto simpatica signorina Itala?, la quale Le darà ragione di tutti i miei sbagli compreso anche quel punto interrogativo e dovuti niente altro che alla imperizia nel addoperare la macchina da scrivere, pensi però la signorina che me ne occupo appena da sette giorni. Lei ottimo signor Artusi si abbia tanti e poi tanti baci dal suo affezionato amico Ugo Urbanis.