Carteggio

Urbanis Ugo | 27/08/1901 | n.1909

Lettera | Friuli-Venezia Giulia

Trascrizione CCM

Trieste 27 agosto 1901

Signor Pellegrino Artusi pregiatissimo

Sono due mesi in punto quest’oggi che ci troviamo qui nella nostra Trieste, una cittadina che non offre niente di particolare dal lato artistico ma dove abbiamo tanti buoni amici e conoscenti e i parenti i più affettuosi. Abbiamo approfittato dei bagni di mare, tanto più che la stagione ne era quanto mai propizia; io ne ho fatti circa una quarantina e mia moglie meno assai, ma ho la soddisfazione di vederla ben rimessa. Subito dopo i primi quindici giorni aveva recuperato il sonno, il buon umore e in parte anche l’appetito, e tutto ciò, creda ottimo signor Artusi, non per merito dell’aria nativa ma per le premure, le buone maniere e le gentilezze di cui si sentiva circondata. Qui ci ho una mia sorella che è molto buona, ma vi è anche la sorella di mia moglie che è un vero angelo di bontà e di delicatezza, i nostri cognati e i nipoti e nipotini completano poi la festosità delle liete accoglienze. Ci troviamo in una parola molto bene, cosicché contiamo rimanere fino alla metà del prossimo mese. Andremo poi a villeggiare e passare la vendemmia in Friuli (nell’alta Venezia) e dopo esser rimasti lì da 15 a 20 giorni, circa verso i primi di ottobre faremo ritorno a Firenze. E Lei, ottimo signor Artusi, dove si trova ora, come ha impiegati questi due mesi da che non ci siamo visti? Mi imagino superbamente. E la signora Marietta, la tanto simpatica signora Marietta come sta? me la saluti tanto e poi tanto anche a nome di mia moglie. Se Ella sarà tanto buono di volerci dare sue notizie diriga in tutti i casi sue lettere a Firenze. Sotto il semplice indirizzo Ugo Urbanis. Di mia cognata Neni ho avuto ieri appunto notizie. Oggi dovrebbe trovarsi a Brescia poi andrà sul Lago di Garda a Salò, quindi a Venezia e finalmente farà una scappatina fino qui a Trieste, per vedere noi tutti e la mamma sua. Voglia perdonarmi se con tutte queste chiacchiere l’avrò alquanto annoiata, ma sò che Ella è tanto indulgente e cortese che non me ne avrà a male, e anticipando col desiderio il momento di nuovamente vederla e di poter intrattenermi nella sua piacevole compagnia, mi creda egregio sig(n)or Artusi suo affezionatissimo Ugo Urbanis.

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