Zattini (suor) Giuseppina | 09/12/1906 | n.1751
Trascrizione CCM
Forli 9 dicembre 1906 – Col(l)eggio S. Francesco
Mio sempre carissimo zio,
approfittare del tempo non se ne ha mai a dolere, per questo scrivo ora a Lei carissimo zio, perché s’aspettassi a l’epoca del S. Natale potrei incorrere negli stessi inconvenienti de l’anno scorso. Come sta il mio buon zio? Da molto tempo son priva di sue notizie, spero però siano ottime, e io purtroppo, non ho goduto perfetta salute, sebbene al presente posso accontentarmi. Anzi la mia reverenda madre superiora perché mi ristabilissi meglio tre mesi fa mi ha mandata da mio fratello a Bertinoro lascio immaginare a lei la festa fattami, i bei giorni passati. Non le nego che la mia consolazione sarebbe stata completa, se avessi avuto il bene di avere anche Lei. Più volte ho mandato all’albergo fiduciosa sentire se Ella era arrivato, ma invece avevo sempre risposte negative. Avrei voluto scriverle, ma mancandomi l’indirizzo come fare? Si ricordi, caro zio, che confido in sua venuta quest’altro anno; è vero? Le faccio ora i più sinceri ed affettuosi auguri in occasione delle prossime feste, il bambinello Gesù apporti a Lei le grazie più belle, Le conceda lunga vita, la più felice, né acciò mancheranno le mie fervide preghiere. Buon zio, confusa sarei a Lei per una carità posso sperare? Non l’ho mai disturbata e se proprio un bisogno indispensabile non mi vi obbligasse, non lo farei nemmeno ora. Questi freddi mi fanno un po’ paura, sento che mi farebbe assai bene una maglia di lana da mettere rasente alla pelle, nel corredo portato al convento non le avevo, domandarla alla r(everenda) superiora non oso, conoscendo il misero stato finanziario di questa comunità; mi rivolgo a Lei buon zio, l’acerto che le sarò sempre grata. La prego mandarmi presto sue notizie, come pure della mia cara Marietta, estenda a questa tante mie cose affettuose, Le dica che la ricordo sempre. Gradisca caro zio distinti saluti da mia r(everend)a madre superiora, a Lei rinovo tante belle cose la riverisco di nuovo e mi protesto di Lei aff(ezionatissi)ma nipote suor Giuseppina dell’Immacolata.
P.S. La prego consegnare a Marietta questo ricordo.