Carteggio

Samorè Emma | 15/08/1906 | n.1592

Lettera | Emilia-Romagna

Trascrizione CCM

Faenza [RA] 15 agosto 1906

Gentilissimo signore

Altra volta le indirizai una raccomandata, che poi lusingata da infinite promesse mi decisi ritirar prima che le fosse pervenuta, ma oggi che ho la certezza dei fatti coll’animo esasperato e traboccante di dolore, scrivo la presente fiduciosa che col suo saggio ed energico consiglio voglia evitare una catastrofe che colpirebbe anche lei negli affetti famigliari. So che sua nipote Rosina Melandri di Lugo, amoreggia, anzi è in procinto di fidanzamento con Righi Carlo di Faenza mio ex amante!!... Mi faccio un dovere l’avvertirlo che sebbene il Righi insista ed abbia voluto lettere e dichiarazioni acciò dimostrino che non ho io su di lui alcun diritto, pure costandomi egli tanti e tanti sacrifizi, sarò pronta a tutto pur di mettere un riparo severo ed efficace acciò non sposando me, non sposi ne la sua nipote, ne altra. E questo lo giuro su quanto ho di più sacro al mondo. Ho avvertito della cosa la signorina, le è andato un mio zio in persona a parlarle, ma questa insiste col scrivere sovente al Righi non solo, ma fa delle passeggiate insieme a questo lungo il Canal Naviglio distante qualche chilometro da Bagnacavallo. Cosa certamente indecorosa per una signorina onesta molto più che non è in compagnia della madre, ma di una estranea ragazzina. Il Righi che ha rappresentanza di automobili, va con una di queste parenti a Lugo ed è quindi loro ospite, invia regali che pure dalla sua nipote le sono ricambiati (e mi si dice però che il padre ed il fratello siano estranei alla cosa). Altri matrimonii ho vietato al Righi il quale minaccia di querela stante le dichiarazioni che ha in mani sue scritte da me, ma ripeto il tutto mi è stato carpito strappato per riavere il suo affetto la sua amicizia, e che io folle di questo amore rilasciai inconscia del pericolo; fiduciosa delle sue promesse e della sua parola di gentiluomo; e non mi accorgevo che il tutto era un tranello!!... Una donna che per sei anni, si è data intieramente ad un uomo, sacrificando onore, gioie, famiglie non può così facilmente permettere che questo uomo (che ad onta di tanti guai l’ama ancora fino al delirio) sposi un’altra donna anche se questa è avvenente e ricca!!... Lo voglio solo, libero, indipendente ed agirò coll’impeto del dolore della disperazione, mi costasse anche la vita!!… Perdoni lo sfogo di un animo ormai lacerato dalle continue e vergognose battaglie che le muove l’uomo per cui tutto à sacrificato, e Lei uomo da senno cerchi colla sua parola pronta ed efficace scongiurare una catastrofe inevitabile e imminente risparmiando così noie e guai a persone a lei tanto interessate. Le sarei grata se la presente la tenesse per lei solo e che la sua parola fosse propria, perché capitando questa mia a Lugo andrebbe certamente nelle mani del Righi e sarebbe un precipitare nell’abisso. Nella dolce lusinga potere avere in un suo gradito riscontro la pace e la tranquillità le chiedo mille volte perdono del disturbo e mi professo di lei dev.ma Emma Samorè – Piazza V. Emanuele – Faenza.

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