Ruffilli Francesco | 10/07/1908 | n.1560
Trascrizione CCM
Firenze 10 luglio 1908
Pregg.mo signor padrone
Colla presente sono per dirle che oggi gli o rispinto una cartolina dove gli chiedano se e pronta l’ultima edizione, dove lei risponderà. Di più me venuto una cartolina vaglia di lire dieci da Parma del signor Orsatti Silvio cartolaia libraio, dove io chiedo a lei quanti libri devo spedirli, o per pacco o ferrovia. Oggi qui incasa ce i fumista a polire le stuffe, e uno di questi giorni verrà il vetraio a rimettere i vetri, ma ora anno le furie per i gran vetri che anno da mettere, per le strade si camina sempre sopra i frantumi di vetro. Nulla di novo qui in casa sua, spero che lei starrà bene come pure tutti i sig. Cavina Marietta Giulia, io pure sto bene, altro non mi rimane che salutarlo tanto come pure tutti suo servo Francesco R[uffilli].
Trascrizione FA
Firenze, 10 luglio 1908 [AA, CAF, n° 1560; cartolina postale]
Francesco Ruffilli a Pellegrino Artusi: Castel San Pietro dell’Emilia, Monteceneri, villa Cavina.
[Manca la nota di ricevimento di Artusi]
Firenze 10 Luglio 1908.
Preggmo. Signor. Padrone
Colla presente sono per dirle che | oggi gli o rispinto una cartolina dove gli chiedano se | e pronta l’ultima edizione; dove lei risponderà. Di piu | me venuto una cartolina vaglia di lire dieci da | Parma del Sig. Orsatti Silvio Cartolaio[1] libraio, | dove io chiedo a lei quanti libri devo spedirli, o | per pacco o ferrovia. Oggi[2] qui incasa ce i fumista | a pulire le stuffe, e uno di questi giorni verrà | il vetraio a rimettere i vetri, ma[3] ora anno le | furie per i gran vetri che anno da mettere, per le | strade si camina sempre sopra a frantumi di vetro | Nulla di novo qui in casa sua, spero che lei starrà | bene come pure tutti i Sig. Cavina, Marietta Giulia, | io pure sto bene, altro non mi rimane che salutarlo | tanto come pure tutti suo servo
Francesco R
Al Signore[4] | Sig: Pellegrino Artusi Castel | S. Pietro dell’Emilia | (Villa Cavina) Monteceneri[5]
[1] Nel ms.: Cartolaia. Silvio Orsatti era proprietario di due librerie e cartolerie di Parma, una ubicata allora in Corso Vittorio Emanuele, 15 e l’altra in via Santa Chiara, 10. La corrispondenza di Artusi conserva una cartolina di Orsatti datata 18 ottobre 1906 (AA, CAF, n° 1377), in cui il libraio richiedeva ad Artusi tre copie della Scienza. Ciò dimostra la continua fortuna dell’opera, che si ampliava e arricchiva anno dopo anno, edizione dopo edizione, trovando nel pubblico un entusiasmo continuo.
[2] O- corretta su altra lettera.
[3] Corretta su altre lettere.
[4] Il recapito è apposto sul lato anteriore della cartolina.
[5] A casa Artusi continuano ad arrivare molte richieste per la Scienza in cucina e Francesco, che in estate fa da intermediario tra i lettori e l’autore dell’opera, non smette di rendicontare l’arrivo di pagamenti vaglia e la partenza di nuove spedizioni. Il grande temporale che si era abbattuto su Firenze qualche giorno prima aveva reso la città un cumulo di detriti, tanto da richiedere l’intervento di molti operai. Di conseguenza, anche a casa Artusi i lavori di riparazione subirono dei ritardi