Carteggio

Ruffilli Francesco | 04/07/1906 | n.1547

Cartolina postale | Toscana

Trascrizione CCM

Firenze 4 luglio 1906

Pregitissimo sig. padrone

Sono per dirle che ora o ricevuto una cartolina vaglia di lire venti, di Achille Sracutto cartolaro libraio della marina, per dieci copie del suo libro, franco di porto, di Spezia. Io non sapendo se lei le può dare o pensato di avisarlo, e aspetto una sua risposta. Qui in casa sua nulla di nuovo, ò già fatto della conserva di albicocche. È giunto un giornale la «Domenica del Coriere» di Milano, o guardato ed o visto degli elogi del suo libro, altro non mi resta che salutarlo distintamente, come pure Marietta e tutta la famiglia di Baldassarie. Mi dico suo servo Francesco Ruffilli.

Trascrizione FA

Firenze, 4 luglio 1906 [AA, CAF, n° 1547; cartolina postale]

Francesco Ruffilli a Pellegrino Artusi: Pensione Felsinea, Bagni di Montecatini.

[Nota di Artusi] R 4 Lug;o 1906 | 5 Detto[1]

Firenze 4 Luglio 1906.

Pregi[a]tissimo Sigr Padrone

Sono per dirle che ora o riccevuto | una cartolina vaglia di lire venti, di Achille | Zacutti[2] cartolaro libraio della marina, per dieci[3] | copie del suo libro, francco[4] di porto, di Spezia. | Io non sapendo se lei le puo dare o pensato di | avisarlo, e aspetto una sua risposta. Qui in casa <[…..]> | sua nulla di nuovo, o gia fatto della conserva | di albicocche. E’ giunto un giornale, la Domenica del | coriere di Milano, o guardato ed o visto degli elogi | del suo libro[5], altro non mi resta che salutarlo | distintamente come pure Marietta e tutta la famiglia | di Baldassarre. | mi dico suo servo

Francesco Ruffilli

Al Signore[6] | Sig. Artusi Pellegrino Pensione | Felsinea di Baldassarre del Rosso | Fu Luigi | Bagni di Montecatini[7]



[1] La gamba della lettera R di R[icevuto] sottolinea la data di ricezione, al di sotto della linea, al centro vi è la data di risposta.

[2] Nel ms.: Zacutto. Achille Zacutti è il proprietario di una libreria di La Spezia, la Libreria della Marina, fondata nel 1870 (le notizie sono ricavabili dall’intestazione di una cartolina che Zacutti inviò ad Artusi [AA, CAF, n° 1712]). La corrispondenza di Artusi contiene una cartolina intestata e una lettera di Achille Zacutti, la prima del 16 settembre 1908 e l’altra del 23 settembre dello stesso anno (AA, CAF, n°1713). Nella cartolina (datata 16 settembre 1908), Zacutti, venuto a sapere che in alcune librerie della sua città si vendevano le copie della Scienza al prezzo di £ 2,00 ciascuna – stessa cifra con cui il libraio le acquistava – cerca di convincere Artusi a vendergli le copie ad un prezzo più vantaggioso, affinché potesse rivenderle al reale prezzo “di mercato”. Nella lettera, Zacutti comunica il numero del vaglia per l’acquisto di 20 copie del libro: se ne deduce che Artusi gli accordò l’acquisto delle copie a £ 1,80 ciascuna, ossia allo stesso prezzo degli altri rivenditori.

[3] La -i- è corretta su e.

[4] Corretta probabilmente su francho.

[5] «la Domenica del | coriere di Milano, o guardato ed o visto degli elogi | del suo libro»] Si tratta dell’edizione n. 26 della Domenica del Corriere, edita il 1 luglio 1906.

[6] Il recapito del destinatario è scritto sul lato anteriore della cartolina.

[7] La recensione a cui si fa riferimento in questa cartolina si trova nella rubrica intitolata Piccola Posta della Domenica del Corriere, in cui un tale I.J. di Milano scrive: «Il libro di cucina che cerca è quello edito dalla Tipografia Emiliana, di Venezia. Ottimo è anche “La scienza in cucina” di Artusi ed. dal Bemporad, di Firenze, scritto deliziosamente in lingua italiana» (La Domenica del Corriere, Anno VIII, n. 26, p. 14; vedi anche Giovanna Frosini, Parole in casa. I domestici scrittori di Pellegrino Artusi, in Il secolo artusiano, Atti del convegno (Firenze-Forlimpopoli 30 marzo-2 aprile 2011), a cura di Ead. e Massimo Montanari, Firenze, Accademia della Crusca, 2012, p. 80, nota 36). La scienza in cucina, come è noto, fu un’opera innovativa per l’attenzione alla forma linguistica: Artusi fu il primo a pubblicare un ricettario scritto in una lingua comprensibile al grande pubblico. Sulla lingua del ricettario di Artusi si rimanda agli studi di Giovanna Frosini (L’italiano in tavola, in Lingua e identità.Una storia sociale dell’italiano, a cura di Pietro Trifone, Roma, Carocci, 2009 pp. 79-103.; Lo studio e la cucina, la penna e le pentole. La prassi linguistica della «Scienza in cucina» di Pellegrino Artusi, in Storia della lingua e storia della cucina. Parola e cibo: due linguaggi per la storia della società italiana. Atti del VI Convegno ASLI - Associazione per la Storia della Lingua Italiana, Modena, 20-22 settembre 2007, a cura di Ead. e Cecilia Robustelli, Firenze, Franco Cesati editore, 2009, pp. 311-30; La Scienza degli italiani. Storie di un libro fortunato, in La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene, ristampa anastatica della prima edizione 1891, Firenze, Giunti, 2011, pp. 11-29; La cucina degli italiani: tradizione e lingua dall’Italia al mondo in Italiano per il mondo. Banca, commerci, cultura, arti, tradizioni, a cura di Giada Mattarucco, Firenze, Accademia della Crusca, 2012, pp. 84-107).

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