Carteggio

Righi Carlo | 29/10/1908 | n.1514

Lettera | Emilia-Romagna

Trascrizione CCM

Faenza [RA] 29 ottobre 1908

Municipio di Faenza – Direzione telefoni e Ispettorato – Illuminazione elettrica

Preg.mo signor Artusi

Non ho potuto risponderle prima perché affogato nel lavoro per l’Esposizione, e per l’affare eterno di Eutimio. Ma il tre novembre pagherò tutti i creditori e mi caverò d’attorno questo ossessionante pensiero. È vero che mi rimango il peso di un mutuo, che ho dovuto concludere con un istituto per acquistare il fondo, ma almeno ho la soddisfazione di aver salvato il nome della moglie e di suo padre dal fallimento e peggio! In quanto all’affare di quella donna, io forse non mi sono spiegato, ma quando io le mandai la memoria, l’appello era già avvenuto non solo, ma io ero andato pienamente libero ed era stata condannata la Samorè nelle spese tutte del tribunale di Ravenna e della corte d’appello di Bologna!! E anche questo dolore è finito! Non c’è rimasta che la lista degli avvocati da pagare. In quanto alla transazione con quella donna nemmeno io l’avrei fatta se non ci fosse stato di mezzo l’errore del medico, che poteva farmi prendere anche un anno!! Basta ora è passata. Le mando pochi tartufi che spero le giungano buoni. Accolga i saluti di Sina e di tutti noi e da me particolarmente, assieme alla Marietta e Francesco. Suo dev.mo Carlo Righi.


4 novembre 1908

Carissimo zio,

Carlino è indisposto, mi detta quanto segue.

Egregio signor Artusi

Le avevo mandato la presente il 30 scorso ott(obre) con alcuni tartufi che inviai a Firenze, credendola già ritornato da Viareggio. Fatto è che nel ritorno, nell’andata e nell’attesa i tartufi sono andati a male. Gliene manderò altri appena potrò trovarli. Come le dicevo più sopra il 3 nov(embre) cioè ieri è stata pagata la percentuale del concordato di Eutimio per oltre 15.000 lire. Vi sono rimasti ancora tre istituti e tutto sarà finito. Spero entro due giorni. Quando verrà a Firenze? Saluti distinti Carlo Righi.

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