Carteggio

Righi Carlo | 01/12/1907 | n.1504

Lettera | Emilia-Romagna

Trascrizione CCM

Bologna 1 dicembre 1907

Hotel Stella d’Italia e Aquila nera

Egregio signor Artusi

Ricevetti la sua del 27 u(ltimo) s(corso). Pareva che dovessi venire, ma i miei piani si sono scombussolati! Sono a Bologna ove ho venduto un automobile a un amico cliente, e sto per venderne un altro alla contessa Pasolini, la grande amica di Carducci (a proposito lesse nella Tribuna l’intervista mia sopra le lettere private del Carducci alla Silvia Pasolini?). Ha fatto molto rumore pei giornali. Io vorrei venire presto, ma con tutte queste cose io non so proprio come fare. Forse un affare lì per lì potrebbe sbalzarmi costì, ma per ora letico col tempo a sbrigare gli affari miei qui! La Sina poi non potrebbe venire, perché i morsi sono purtroppo una verità! (Purtroppo perché potevano aspettare un altro po’!). Anzi ha una gravidanza non troppo felice; mangia pochissimo, non beve più vino, e ha dei vomiti continui specie la mattina. Mi dicono che sarà questione dei primi mesi. Speriamo, perché, in fondo, è forte molto! Se la metto in treno, rovina un coupé!! Se però starà meglio come spero, la porterò, e se vuole glie la lascierò qualche giorno, ma il restarvi io, sarà difficile. Potrò venire tra un treno e l’altro. Colla Sina sono felice ed ella pure lo è. Una gran fortuna nel matrimonio, io credo stia nell’intelligenza della donna, per supplire con essa in gran parte alle manchevolezze naturali della donna stessa (che non ci sentano le donne!). E io da questo lato sono fortunato e sono contento. È economa e di casa e di carattere, souple, e pieghevole. In quanto alle cornacchie ormai sono a tiro del mio fucile, e in esso vi sarà della dinamite. C’è una storia da Rocambole che io sciolgo da me, con pazienza e ormai tutte le fila sono in mia mano. Le dirò tutto a voce. Per ora le dico questo: è una rete le cui fila si estendono a Firenze, a Lugo (ove vi è stata la spinta principale e l’aiuto il più furbesco!) a Forlì, a Faenza per opera principale della solita che io colpirò terribilmente fra breve e per sempre. Lascierò fuori del codice i Lughesi, per non tirar sassi in piccionaia ma… non se lo meriterebbero! Farò di tutto per venire presto, ma non mi arrischio di fissare i giorni. Spero ad ogni modo che ciò sia fra breve e Lei mi darà volentieri come sempre, da colazione! Cari saluti a Marietta e a Francesco, si abbia tanti affettuosi saluti dal suo aff.mo Carlo Righi.

Noi contiamo di averla qui a primavera. Verrà?!!

Immagini

Prec. Succ.