Balasso Adelina | 04/11/1908 | n.126
Trascrizione CCM
Vicenza 4 novembre 1908
Degno maestro
È mio dovere di coscienza portarmi presso di Lei un poco col pensiero. Sì, è mio dovere sacrosanto ringraziare il suo libro che à mezzo del quale oggi mi trovo al punto che sono. Quando Lei vedrà la mia firma ricorderà che io sono la cuoca di casa Breganze ma oggi non sono più quella, ma bensì mi trovo in grembio alla mia famiglia. Purtroppo (non per vanto) le dico che parecchie volte mi è stato predetto che la mia troppa bontà e fiducia in tutti è quella che mi tradisce, e ora lo rilevato che è vero. In special modo conosco che le famiglie conosciute clericali sono proprio all’esagerazione della malla fede, e invece sono i primi che ingannano, e il mio carattere conoscendo con quanto scrupolo lavoro non può lasciarsi passare avanti certe ingiustizie. Siccome so chi sono il cuore l’ho sempre tranquillo e quando mi arriverà una nuova famiglia come voglio io la prenderò intanto per ora godo un po’ di papato. Non mi prollungo giacché temo d’annoiarlo, e sia tanto buono d’aggradire i miei più rispettosissimi ossequi. Dev.ma Adelina Balasso – Quattro albere n. 174 – Vicenza.
P.S. Perdoni allo scritto in matita ma per combinazione sono senza inchiostro e portandomi ora in città voglio impostarla.