Carteggio

Melandri Francesca | 01/11/1901 | n.1227

Lettera | Emilia-Romagna

Trascrizione CCM

Lugo [RA] 1 novembre 1901

Sig. zio

Da tanto tempo che bramo davere sue Notizie che voglio sperare che siano bone che la cura anche questo anno gli sia stata di govemento per la sua salute lo desidero di cuore gli diro poi che il dotore che mi cura mi ha cambiato i bagni e li ho fatto di solfurio di putasio li ho fatto in casa e ne ho fatto n. 14 ma non so dirsi quanto mi abbiano fatto bene massimo per il romatisono le mie gambe se si mantengano posso dire che sono diventate di 20 anni e come pure per linfamazione di intestini sto molto meglio in soma mi trovo molta cambiata in tutto perché dura sarei contenta lo voglio sperare che sia finita di tanto sofrire. La Bina mi ha detto del invito suo di venirlo ho trovarlo questo poi mi fece molto piacere e così abiamo combinato di venire assieme ho nelle feste del Natale ho doppo come sa non posso mai precisare staremo secondo della stagione e quello che si po presentare ma che creda pure che ho molto piacere di vederlo che ho tante cose da dimandarci consiglio che lui mi sa così insegniare sempre per il meglio di tutto dunque pasaremo qualqhe tempo presso lui non per il piacere di vedere Firenze ma solo per stare in sua compagnia che lo desidero tanto tanto gli diro poi che da noi abiamo un tempo oribele sempre pioggia di continie tutti i fiumi sono in guardia e si dice che il Po sia rotto se questo fosse quante disgrezie per tutti in soma il mal tempo fa male per tutti i contadini non possono seminare il grano e così si incaglia tutto da noi poi abiamo avuta gran uva ma la fatto poco e mie fitovari si sono lamentati massimo quelli di Bagnacavallo che non sono mai contenti vedrò quando vengano ha pagarmi il fitto sicome mi disero che non lo volevano più tenere ma devo andare ancora avanti anni 4 e ho una scritura rigestrata non si po lasiare lafitto fino che non scade avendo tutto in regola ma io ritengo che abbiano fatto per vedere che gli lasciassi qualque cosa per lavenire. Cosa mi hanno dato loro quando avevano delli anni bone sempre lostesso e io faro altretanto lo assicuro che si lamentano ha torto le un fondo che si cavano benissimo sono tanti avari che non si contentano mai e chisà quando vengano quante noie mi tocarà sentire e creda pure che non si pol stare mai in pace ce ne sempre. Bramo sapere qualque cosa della zia Rosina e delle figlie della zia Marinia come pure di Marietta e Francesco che spero di vederli presto e li saluta tanto e riceva da me i più cordiali saluti e col piacere più grande di rivederlo presto e in bona salute di vero cuore. Sua nipote Melandri Francesca.

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