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Loria Lamberto | 01/06/1910 | n.1155

Lettera | Lazio

Trascrizione CCM

Roma 1 giugno 1910

Museo di etnografia italiana

Egregio signore

Mi incoraggia a scriverle e a chiedere il favore che ora le dirò, il suo amore per tutto ciò che ha nella vita uno scopo alto e nobile: la squisita cortesia che le è abituale. Sono a Roma per i miei lavori, e tanto mi preme la cosa che debbo dirle che, prima ancora di tornare a Firenze, mi decido a mandarle questa mia lettera. Dallo statuto che qui mi permetto di accluderle, Ella vedrà che sono state gettate le basi di una Società di Etnografia Italiana. L’istituzione di questo nuovo sodalizio mi è sembrata opportuna e potrei dire necessaria, dopo che dal 1906, con l’aiuto del conte G. A. Bastogi, io ho fondato un museo dove si vanno raccogliendo tutti gli oggetti più vari, adoperati nel nostro popolo nelle varie regioni: la raccolta dimostra quali varietà e quali bellezze di costumi e di tradizioni abbiano gli italiani. Un pubblico ben più largo di quello che non abbia visitato le sale del mio museo, potrà a Roma nel 1911 visitando la Esposizione di Etnografia, della quale il Comitato mi ha fatto l’onore di affidarmi l’incarico, giudicare della verità di quanto io affermo e ammirare le diverse manifestazioni della grande anima del popolo nostro. Tuttavia, Museo ed Esposizione, mostreranno gli oggetti, gli abiti, gli ori, e li presenteranno ordinati nel modo che parrà migliore, ma non riusciranno da soli ad incoraggiare ed a far progredire questi studi, senza la Società che io cerco di rendere sempre più forte per numero e per qualità di aderenti. Ecco dunque perché io oso rivolgermi a Lei: perché, se ciò che si propone la Società ha il suo assenso e lo Statuto che ne detta le norme, le sembra accettabile, Ella onori questo nascente sodalizio del suo nome e della sua protezione. Se chiedo troppo, mi perdoni; ma se può, veda di esaudire il mio desiderio che ad altro non mira se non a rendere sempre più noti e più disciplinati questi studi, che debbono interessare tutti coloro che hanno cuore ed intelletto d’italiani. Con gratitudine e con profondo ossequio dev.mo Lamberto Loria.

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