Guidi Giacomo | 29/12/1901 | n.1000
Trascrizione CCM
Pisa 29 dicembre 1901
Car(issi)mo cognato
Anticipo di qualche giorno a scriverle per augurarle il buon anno. Spero che di salute sia del tutto ristabilito. Io sto bene, come pure le figliole; ma come avrà sentito stamani dalla Nazione a motivo della Banca di Anticipazione e di Sconto, l’anno si finisce male come quasi tutti i Pisani. Io sono agitatissimo perché ci ho £ 1000, toccatemi dalla parte del mio povero babbo e che non avevo mai consumate. Li tenevo in questa Banca dal 1884 per averli alla mano ad un bisogno in un libretto al portatore con disdetta di 20 giorni e perché la Banca stessa era accreditatissima. S’immagini che le somme depositate in conto corrente si dice siano circa 4 milioni; e sapevo che i tribunali ci facevano depositare gli effetti dei pupilli. Il panico qua è generale e tremendo perché vi sono persone che vi hanno tutte le loro sostanze, e taluni delle centinaie di mila lire. Benché il direttore, e maggiore capitalista delle azioni, sia scomparso dalla sera di Natale, pure nulla era trapelato neppure tra gli impiegati, fino ad ieri mattina. Appena saputo il fatto corsi subito a disdire il capitale, e trovai una gran folla tra cui famiglie disperate, e feci a tempo a fare la disdetta perché alle ore 2 chiusero gli sportelli. I libretti che come il mio (al portatore) con disdetta di 20 giorni e col frutto del 4% non venivano pagati. Capisco anch’io che se vi è un male serio la disdetta non varrà nulla. Varie sono le voci: chi fa la causa persa, e chi dà buone speranze, specialmente i consiglieri dell’amministrazione della Banca, con i quali ho parlato. Il Tribunale ierisera decretò la moratoria. Non si può immaginare in quale stato d’animo mi trovi perché so da fonte sicura che lo scomparso non era affetto da malattia come è sparsa la voce. Hanno promesso di mostrare al più presto il bilancio; creda che sono momenti di agonia, perché benché voglino tranquillizzare si sta in pena. Avrebbe nessuna via da indicarmi per agire in simili casi? Mi dispiace di averle dovuto dare questa brutta notizia, speriamo che l’affare vada a finire bene. Le rinnovo gli auguri per il nuovo anno, e speriamo di avere la cosa più desiderabile per la nostra età che è la buona salute. Le stringo la mano mentre sono suo aff. cognato G. Guidi.