2024 - La cucina italiana nel mondo
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Ora che è stato presentato all’UNESCO il dossier per il riconoscimento della cucina italiana quale patrimonio immateriale dell’umanità – iniziativa promossa da Casa Artusi assieme all’Accademia italiana della cucina e alla rivista “La cucina italiana” – il convegno inaugurale della Festa artusiana 2024 intende valorizzare la dimensione internazionale della nostra cucina, che, grazie anche al ricettario di Artusi, ma più in generale per la sua innata vocazione all’apertura e al confronto, è cresciuta nel tempo non in modo autoreferenziale ma attraverso rapporti con altri paesi e altre culture. Il tema sarà indagato a campione, esaminando l’influenza della “Scienza in cucina” e della cucina italiana sulla cultura gastronomica di alcuni paesi (il Portogallo, gli Stati Uniti, la Francia, il Brasile), nonché l’importanza di includere nella nozione di “cucina italiana” le pratiche dei migranti (soprattutto in America) e quelle degli italiani nati e cresciuti in paesi diversi dall’Italia. In questo modo Casa Artusi vuole sottolineare la necessità di intendere ogni discorso sulla cucina in modo aperto che, in una prospettiva culturale, esalta le diversità.
Saluti istituzionali
Milena Garavini, Sindaco di Forlimpopoli
Laila Tentoni, Presidente Casa Artusi
Intervengono
Anabela Ferreira, DIT Università di Bologna
Artusi e “O livro de Pantagruel”
Grazia Menechella, University of Wisconsin-Madison
Artusi in America, modello di cucina casalinga
Alberto Capatti, storico della gastronomia
Isabella Magalhaes Callia, Università di San Paulo
Simone Cinotto, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
La cucina degli italiani migranti
Gabriele Paleari, Nottingham Trent University
La cucina ai "margini" dell'italianità?
Coordina Massimo Montanari, Presidente del Comitato Scientifico di Casa Artusi