2023 - La cucina italiana e la candidatura UNESCO
Il convegno che apre, come da tradizione, la Festa Artusiana è quest’anno dedicato alla candidatura della cucina italiana come patrimonio culturale immateriale dell’Umanità, di cui Casa Artusi è comunità proponente.
La candidatura della cucina italiana, come insieme di pratiche che, senza gerarchie, la connotano e la descrivono, così come fece Artusi nel suo ricettario che rappresenta l’identità linguistica e gastronomica del Bel Paese, vuole sottolineare l’importanza che la cucina ha per gli italiani e per il loro sentimento di appartenenza ai luoghi. In particolare vuole insistere sui saperi territoriali, che coprono l’intero paesaggio culturale ed enogastronomico italiano, e rappresentare la cultura del cibo come ritualità, socialità e accoglienza delle buone pratiche presenti in tutto il territorio italiano, da sud a nord, da est a ovest.
Biodiversità e sostenibilità sono le parole d’ordine indicate nel titolo della candidatura, a significare la straordinaria differenziazione del patrimonio gastronomico del paese e la sua storica radice popolare, contadina, attenta alla valorizzazione delle risorse e a non sprecarle.
Il tema sarà approfondito nel convegno proprio negli aspetti più significativi che vanno oltre la questione gastronomica in senso stretto, toccando tematiche urgenti e indifferibili per il bene dell’umanità intera. A tutela anche della bellezza di questo nostro amato Paese, che siamo tenuti a valorizzare e conservare con piacere e responsabilità.
Saluti:
Milena Garavini, Sindaco Comune di Forlimpopoli
Laila Tentoni, Presidente Casa Artusi
Maddalena Fossati, Direttrice Responsabile La Cucina Italiana
Interventi:
Paolo Pileri, Politecnico di Milano, Progettare lentezza per leggere storie di cibo e di paese
Andrea Segrè, Università di Bologna, La sostenibilità della cucina italiana
Cettina Vicenzino, gastronoma e scrittrice, La cucina italiana fuori d’Italia
Alberto Capatti, direttore scientifico di Casa Artusi, Artusi e la cucina italiana
Coordina Mattia Fiandaca, gastronomo Casa Artusi