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Guidi Elisa (nipote) | 03/06/1908 | n.978

Lettera | Toscana

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Pisa 3 giugno 1908

Cariss(i)mo zio

Sin ad ora non le ho scritto nulla perché per noi sono stati dei giorni molto tristi, e benché la morte della zia Rosa non fosse molto da compiangere a motivo dello stato che si trovava, pure non si è potuto fare a meno di soffrirci. La combinazione poi ha voluto che morisse di maggio come la povera mamma, di domenica, e all’ora precisa, perché ancora mamma morì alle 10,45 ci è stata solo la differenza che mamma morì il 29 che in quell’anno cadeva di domenica. Abbiamo sempre tanto presente alla mente quei giorni di patimento della povera mamma che può figurarsi l’impressione dolorosa che ci ha fatto nella medesima epoca, trovarsi nelle medesime circostanze. La povera zia in questi ultimi mesi ha patito di più, perché come già le scrissi conosceva il suo stato, ma però benché in questi ultimi giorni non potesse più punto parlare, con gli occhi ci cercava ed era contenta che fossimo lì senza lasciarla. Noi ci sentiamo per questo ora soddisfatti in coscenza, perché non abbiamo nulla da rimproverarci, e credo che questo sia di conforto ancora a Lei che ha dato i mezzi per non farle mancare nulla. Era desiderio della zia quando era sana di morire con tutti i sacramenti e coll’assistenza del sacerdote, ed infatti meno che la comunione perché non poteva inghiottire, ma questa l’aveva fatta anno per Pasqua, ha avuto il sacerdote ed alla morte si trovò presente il priore della parrocchia per darle le ultime benedizioni. La zia Rosa rimase così sorridente dopo morta, ed aveva fatto un’espressione così contenta che proprio venivano in mente i versi che dicono «Non è ver che sia la morte, il peggior di tutti i mali ecc.». Il trasporto della salma fu fatto alle ore 17 di lunedì. In quest’altra settimana le rimetterò la nota solita mensile, e le ricevute le ricevute delle spese fatte dopo la morte della zia. Le suore che facevano l’assistenza terminarono il mese il giorno della morte della zia, dopo ci hanno avuta la vestitura della medesima di notte, ed una di giorno, e l’accompagnatura al camposanto dietro al feretro di quattro suore queste sono di uso quando hanno fatto l’assistenza. In questi ultimi servigi non ci è tassa fissa ma tutti danno quello che credono, perciò desidererei che Lei mi scrivesse qualche cosa in proposito. Teresina si trattenne qui fino a lunedì e ora è a Bientina, vorrebbe che sabato si andasse ancora noi per fare un po’ di cambiamento e ci si trattenesse almeno tre giorni ma non abbiamo deciso nulla in proposito. Riceva saluti da babbo saluti a Marietta e a lei un bacio da Pia e da me aff. nipote Elisa.

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