Carteggio

Babini Pellegrina | 16/04/1908 | n.91

Lettera | Emilia-Romagna

CCM Transcript

[Lugo (RA) 16 aprile 1908]

Carissimo zio,

Credevo di liberarmi dell’esame in questa settimana, perciò attendevo di scriverle, ma ora hanno fissato pel giorno ventisei e non voglio più indugiare a mandarle i miei auguri. Vidi il suo libro nell’edizione del Salani e, poiché la trovai tanto inferiore… alla vera, pensai che lei ne avesse voluto fare una edizione economica e le confesso che… me ne pianse il cuore. Mai e poi mai avrei pensato a tanta porcheria. Capisco benissimo e divido pienamente il suo dispiacere. È il figlio prediletto della sua vita intellettuale, operosa che le hanno storpiato; è la sorgente di tante pure e buone soddisfazioni che hanno voluto carpirle con la crudeltà dell’assassino che è ben conscio di tutto il male che la sua arma farà. Non le dico alcuna parola di consolazione banale, v’hanno dolori morali così aspri che neppure il tempo può lenire. Se si assopiscono è solo per risvegliarsi più pungenti. Di tal sorta io ritengo il suo. Epperò benigna le giunga la festa di Pasqua. Qualche sorriso le arrechi, nell’augurio affettuoso di tutti quelli che le vogliono bene. Si abbia i nostri sincerissimi. Un bacio affettuoso da Mario, da me aff.ma nipote Pellegrina.

Pasqua '08

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