Carteggio

CCM Transcript

Firenze 5 novembre 1901

21 via Luigi Alamanni, p. t.

Pregiatissimo sig. Artusi

Rividi con molto piacere i suoi caratteri, e con più piacere ancora sentii le sue migliori nuove, e spero che tali saranno ancora quelle che riceverò. Io credo esser guarito del tutto, e, in grazie del buon appetito del quale godo, ho riacquistato forze sufficienti per avventurarmi alla mia solita cacciata in Sardegna, contando partire certamente in questa settimana e, forse, giovedì mattina, profittando delle belle giornate che abbiamo. In queste sere, volendo copiarmi qualche ricetta dal suo libro, di quelle che potrebbero essere messe in pratica in quei paesi inospiti, trovai mancante il modo di cuocere il riso o la pasta nel brodo di fagiuoli, cioè nella purée, e con l’aiuto di altre ricette sue me la son fatta e provata da me, come pure, per uso mio, mi sono accomodato le sue ricette per la zuppa di fagiuoli con e senza erbe, supplendo a queste con la julienne. La parte nella quale mi trovai imbrogliato fu nel sostituire la dose di lardo all’olio, nei luoghi dove questo non si trova buono, come nei luoghi da me frequentati in Sardegna. Per mostrarle la mia sfacciataggine nell’aver osato di lavorare e modificare sue ricette, le accludo per divertirla, i miei tentativi: ma non vi troverà parola del lardo né della julienne che, solo in nota, ho messo nel libretto che porto con me. Chissà poi se neppure mi capiterà di provare, troppo spesso mancando tutto l’occorrente. Eppure un manualetto di cucina ad uso di cacciatori, alpinisti, e turisti, con ricette semplici e da potersi eseguire dovunque, sarebbe assai utile. Nella sua futura edizione dovrebbe dare le dosi del lardo da sostituirsi all’olio, nei paesi dove questo non si adopera o perché non vi è o perché è cattivo e costoso. In Sardegna, per esempio, salvo nelle città, si cucina col lardo. Augurandole un pronto ristabilimento in salute, e coi più affettuosi saluti mi creda suo aff.mo amico Cecconi.

P.S. Non mi è riuscito di trovare in libri di cucina il modo, di fare le salcicce, la soppressata e di salare i presciutti.