Cecconi Enrico | n.756
CCM Transcript
Firenze martedì 28 maggio 1901
31 via Luigi Alamanni
Preg.mo sig. Artusi
Stamani mi sono dimenticato di dirle una cosa, ed ecco di che si tratta. La marchesa Costabili di Ferrara, in cambio di piante di fragola e altro che le spedii l’anno scorso, mi ha mandato adesso, oltre dei bellissimi sparagi, del caviale preparato con le ovaie di storione del Po in Ferrara stessa, e del quale Ella avrà sentito parlare. I Ferraresi reputano questo caviale una ghiottoneria luculliana, ed io gli trovo due difetti facilmente emendabili del resto. In primo luogo la mancanza di sale che i ferraresi trovano un merito dovendosi mangiare fresco, e perciò non aver bisogno di sale come quello di Russia che serve pel commercio e deve conservarsi lungamente. Inoltre, per me, lo affogano troppo nell’olio, ma anche questo inconveniente si evita lasciandolo scolare. Perciò, gustandolo, Ella avrà la precauzione di salare il caviale, o il crostino imburrato col quale lo mangerà, giacché mi faccio ardito a mandargliene un poco perché lo assaggi. Le stringo la mano suo aff.mo amico Cecconi.