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Cecconi Enrico | 15/05/1901 | n.754

Lettera | Toscana

CCM Transcript

Firenze 15 maggio 1901

31 via Luigi Alamanni

Pregiatissimo sig. Artusi

Comincierò per dirle che mi procurò un gran piacere la visita delle sue gentili parenti, e ne sono gratissimo a Lei che la ispirò, non meno che a loro stesse, e a Marietta che Le condusse. Trovai la di Lei nepotina più bella e graziosa che non mi sembrasse l’anno scorso; e profittando dell’impunità che mi accorda la barba bianca, volli anche dirglielo. Ebbi l’ultimo suo biglietto e l’assicuro che se Lei bestemmia in romagnolo, spessissimo bestemmio ancor io in puro toscano, non meno efficace e violento, contro tutta quell’infame congrega di vili mercenari che turbarono i nostri pacifici rapporti da prima, e li hanno resi poi più difficili in seguito. Che Dio ne li rimeriti ad usura! La presente la recapiterà il mio giardiniere, il quale mi ha detto che venerdì potrebbe portarle le rose per la conserva. Ho pensato di prevenirla per tempo onde abbia agio di prevenire il sottocuoco che stava in casa Pinto, per venirgliela a preparare. E pel caso che Ella non fosse ancora tornato a casa, ho dato al giardiniere un biglietto anche per Marietta, acciò combini essa con lui. Se le sue gentili parenti non sono ancora partite, La prego far loro i miei saluti, e dando a Lei una cordialissima stretta di mano, mi creda suo aff.mo e dev.mo Cecconi.

Mi permetta offrirle un vasetto di conserva di cedro fatta in questi giorni.

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