Carteggio

Cecconi Enrico | n.746

Lettera | Toscana

CCM Transcript

Firenze 2 marzo 1901

31 via Luigi Alamanni

Carissimo sig. Artusi

Ho tardato a scriverle perché volevo dirle come mi era riuscita questa volta la sua peretta. Ma la persona che speravo avere a colazione non viene, nemmeno domani, come speravo, e allora tarderei troppo a ringraziarla del suo ghiotto dono, cui volevo e cercherò di fare e far fare onore del mio meglio. Vuol dire che a suo tempo le darò ragguaglio, della riuscita della cottura, secondo le verbali istruzioni da Lei favoritemi. Ha letto la canzone di D’Annunzio pubblicata dalla Tribuna? Mi è parsa bella assai sebbene in alcuni punti mi è riuscita oscura. Ma questo sarà difetto mio d’intelligenza. Finalmente mi pare che il freddo abbia preso congedo da noi, e ne era tempo. Coi più cordiali saluti mi abbia sempre per suo obb.mo e aff.mo amico Cecconi.

Prego voltare.

Mi è venuto fra mano un pezzo del giornale la Tribuna, da me ricevuto in Sardegna, e che conservai per darlo a Lei. Sono curiosità culinarie e gastronomiche che possono divertirla e interessarla, se facesse collezione di simili curiosità, ovvero per arricchire di una dotta e storica prefazione la prossima edizione del suo libro.

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