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Cecconi Enrico | 17/01/1901 | n.740

Lettera | Toscana

CCM Transcript

Firenze 17 gennaio 1901

31 via Luigi Alamanni

Pregiatissimo sig. Artusi

Sono dispiacentissimo per quanto mi dice nella sua di ieri. Ne ho dato rimprovero al Pagni, il quale mi ha detto di non essere mai uscito di casa, e che probabilmente sarà stato o in cantina o in giardino. Questa scusa non mi ha appagato, perché, in quei casi, bisogna che avverta gli altri che sono in casa, e che possono essere ai piani superiori, di dare attenzione alla porta. In ogni modo, poi, Ella non mi avrebbe trovato in casa. Vado un giorno sì e l’altro no al Poggio Imperiale a trovare la mia nipote che è malata per una tosse cattiva, e con lei faccio la passeggiata e poi le tengo compagnia un poco in casa. Ieri vi arrivai alle 2 e ne tornai alle 6 pranzando poi al Club. Oggi sarei rimasto in Firenze perché ho un appuntamento dopo le 2 e poi volevo sdebitarmi di una visita nelle sue vicinanze. Domani mi tocca andare al Poggio perché l’ho promesso alla bambina; ma prevenendola potrei andare più tardi, cioè arrivare lassù alle 3 anziché alle 2, partendo di casa alle 2 e anche un poco dopo. Se a Lei facesse comodo vedermi domani, venerdì, io potrei aspettarla sino alle 2 pom(eridiane). Altrimenti mi metto a sua disposizione per sabato alle ore che più le faranno comodo. Le mie visite al Poggio, oltre che per l’interesse che porto alla bambina, sono obbligato farle per tenere informata e tranquilla mia sorella, e impedirele di venir qua, ove potrebbe arrivar malata per freddo che prenderebbe in viaggio, e star male in casa per la mancanza di servitù e pel disordine che vi è. Scusi se le ho parlato così francamente, ma Ella capirà la situazione in cui mi trovo, e le sono oltremodo riconoscente per la bontà che mi dimostra. Al latore della presente può dare un rigo di risposta, per dirmi se debbo aspettarla domani, oppure sabato indicandomi le ore che la accomodano. Coi più cordiali saluti mi abbia pel suo dev.mo e aff.mo amico Cecconi.

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