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Cavina Giuseppe | 25/08/1910 | n.732

Lettera | Lazio

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Castel S. Pietro [BO] 25 agosto 1910

Car(issi)mo Signor Pellegrino

Siamo giunti al massimo del caldo; qui da noi non si riscalda, ma si cuoce, il sole in leone a fatto il suo termine sentitamente; come trovasi di salute il nostro caro Signor Pellegrino? spero bene, noi tutti di famiglia non c’è male. Eccoci alla vendemmia la quale è assai poca, e brutta l’uva, gli scioperanti birocciai non ne sentono per quest’anno il profitto delle condotte; abbiamo avute parecchie intemperie da fare intimorire ma fino d’ora, siamo andati esenti da gravi danni. Tutti uniti di famiglia Le auguriamo salute, come pure riceva sinceri e cordiali saluti da me, da Giulietta, dalle serventi, da Carlino. Mi creda di Lei aff.mo amico Giuseppe Cavina.

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