Carteggio

Cavina Giuseppe | 04/05/1910 | n.728

Lettera | Emilia-Romagna

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Bologna 4 maggio 1910

Car(issi)mo Signor Pellegrino

Siamo giunti al momento di trovarci in città colla nostra Signora di S. Luca. Si presagiva male, per la combinazione del primo maggio festa poppolare, che serve per i malvolonterosi per fare sorgere turbolenze, ma tutta la giornata abbastanza cheta e passata. Siamo pure ai primi tiepori di incerta primavera, per causa delle fasi atmosferiche che ci recano un freddo imprevisto, cosa che avrà breve durata, non ostante conto dopo la partenza della Madonna da Bologna, di andare io pure in campagna col pensiero poi; e il desiderio se fosse possibile di rivedere il nostro signor Pellegrino al Monteceneri nel giugno prossimo, Egli è il benvenuto, bramato da tutti; per me resterà solo un pio desiderio? coraggio. L’influenza delle varianti climateriche stagioni specialmente delle folte nebbie nelle scorse mattinate lasciano temere abbiano danneggiato i frutti, nel momento delle messe dei fiori producendo la caduta dei medesimi; speriamo bene. Ritengo che in Lei continui il miglioramento di salute, e sia completamente ristabilito; faccia moderatamente delle passeggiate perché il moto, è salute. Le invio, unitamente alla Giulietta tanti sinceri cordiali saluti, pregandola di parteciparne alla Marietta, alla signorina Itala, a Francesco. Mi creda sempre suo dev.mo Giuseppe Cavina.

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