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Cavina Giuseppe | 12/03/1910 | n.725

Lettera | Emilia-Romagna

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Bologna 12 marzo 1910

Car(issi)mo Signor Pellegrino

Nella prossima ricorenza del mio onomastico, giorno dedito a S. Giuseppe; mi sono preso la libertà di inviarle l’umile presente il dolce detto Raviole, per onorare simile circostanza. È una imprudenza la mia a inviare un bozzetto da scolaro, a tanto maestro, ma non è che un atto di semplice amicizia. Ho approfittato dell’occasione della porgitrice conoscenza di casa; che a bisogno di portarsi a Firenze. Voglio sperare che ora sia pienamente ristabilito in salute; e così sia pure di Marietta. Si abbia riguardo, e coraggio che siamo in primavera, e ci rivedremo. Ricceva tanti cordiali saluti miei, da Giulietta, che favorirà far partecipe la Marietta, la sig.na Itala, e Francesco. Sempre suo dev.mo affezionatissimo Giuseppe Cavina.

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