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Bologna 17 novembre 1909

Car(issi)mo Signor Pellegrino

L’altro giorno trovandomi presso la Giulietta, chiesi se sapeva nuove di salute del nostro signor Pellegrino, che certo sarà già accasato a Firenze; quantunque la stagione sia stata buona; così qui a Bologna, che credo abbia seguito lo stesso andamento costì. Noi di salute stiamo bene; la Giulietta è una ventina di giorni che trovasi in città, io sono ancora in campagna, a giorni mi stabilisco a Bologna. Pensavo fino a tanto che sono in campagna di fare la visita al nostro signor Pellegrino, se pure non disturbo; come dissi in altra mia a volo di uccello; unicamente, per vederlo, e salutarlo personalmente; e questo se stagione permette, poiché ci avanziamo all’invernata. Augurandole salute e longevità, nella lusinga di ricevere sue nottizie cordialmente lo saluto unitamente a Giulietta. Sempre suo dev.mo aff.mo amico Giuseppe Cavina.

P.S. Sia compiacente salutandomi Marietta, e Francesco.