Cavina Giuseppe | 15/04/1907 | n.684
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Bologna 15 aprile 1907
Carissimo signor Pellegrino
Che cosa si ha da dire tutti li anni in primavera ci troviamo inumiditi, e annoiati da frequenti pioggie; di più da noi la temperatura fredda che indispone la salute a tutti in generale. Come trovasi Lei ora in salute; spero che abbia migliorato dall’ultima volta che ebbi il piacere di ricevere di Lei nuove; coraggio pure; e cominci a pensare che la vegetazione in campagna aumenta e il caldo disporrà la matturazione dei frutti, prepararsi per portarsi al Monteceneri, a riacquistare all’aria libera le forze; e favorirci la sempre di Lei desiderata compagnia. In attesa del momento, riceva i cordiali miei saluti, quelli di Giulietta; mi favorisca di salutare la Marietta e Francesco di Lei aff.mo amico Giuseppe Cavina.