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Cavina Giulia | 21/03/1910 | n.648

Lettera | Emilia-Romagna

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Bologna 21 marzo 1910

Stimatissimo signor Artusi

Il saperlo obbligato al letto mi dispiace assai quantunque comprenda che questo suo stare in letto è più per riguardo che per necessità e questa è una precauzione giusta: per cui spero vivamente che fra non molto Ella si senta meglio e riprenda le sue ordinarie abitudini, come di cuore le auguro. Sento come il pasticciere non si sia fatto troppo onore colle sue raviole. Se le dovessi dire che quelle erano buone a confronto di altre fatte i passati anni! Prevedendo che non sarebbero riuscite mi ero offerta di farle io. Ma lui che voleva tutto il merito non ha voluto e così si è fatto criticare: di questo ne è rimasto dispiaciuto. Non volendo di più trattenerlo colla presente passo ad augurare a Lei ed a Marietta nonché agli altri di sua famiglia buona Pasqua. Mi ricordi a Marietta ed Ella si abbia i miei più cordiali saluti dalla sua dev.ma Giulietta Cavina.

Auguri e saluti rispettosi dalla Maria.

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