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Cavina Giulia | 29/11/1908 | n.636

Lettera | Emilia-Romagna

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Bologna 29 novembre 1908

Sti.mo signor Artusi

Finalmente sistemata nella mia abitazione, soddisfo al desiderio ch’io avevo di scriverle oltre al dovere. La ringrazio tantissimo del desiderio espressomi di averci, io e Maria a Firenze da Lei, per ora non potrei lasciare Bologna essendo l’epoca che si cerca casa avvicinandosi il Natale! Non certo ch’io creda poter trovare qualche cosa che mi convenga che forse rimarrò anche per quest’anno dove sono. Il pensiero dello sgombro mi spaventa oltre a quello della spesa ad ogni modo però vedremo. Dacché sono ritornata dalla campagna che fu il 18 ottobre sono stata grazie a Dio sempre bene. Ed Ella e Marietta sono stati pure essi bene dopo tornati a Firenze? Ma che autunno abbiamo avuto veramente splendido! Mio fratello colla sua servente hanno fatto ritorno dalla campagna il 12 corr(ente) e quasi quasi minacciava starvi sino alle Feste, non so poi a che fare, a prendere dei malanni. Esso sta bene e quantunque non sappia ch’io le scrivo interprete dei sentimenti di lui a suo riguardo le manda i suoi più cordiali saluti. Non è molto fù insegnato alla Maria un piatto di carne chiamato Coppa Milanese l’abbiamo provato due volte, a me è piaciuto, mi permetto unire alla presente la ricetta. Esso poi darà il suo giudizio e se vede meriti l’onora di un posto nel suo libro glielo permetterò. Quando Marietta mi mandò l’ultima cartolina, ch’io ora la ringrazio, eravi scritto il nome attuale di Pigolone ma io non fui capace di leggerlo. Il mio uccelletto si fa sempre più bello, e si capisce che è un merlo quantunque non abbia ancor messo le penne buone. Non vedo l’ora ritorni l’estate per far tornare assieme, oltre a noi, anche gli uccelletti. In attesa di sue notizie ch’io vivamente desidero mando a Lei e alla Marietta i miei più cordiali saluti. Si difenda dal freddo il più che è possibile e non tema intanto io le auguro di tutto cuore salute e le stringo la mano. Dev.ma amica Giulietta Cavina.

P.S. Ci ricordi a Francesco. Maria le invia i suoi rispettosi saluti.

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